Canicattì, test covid

Un giovane di Canicattì e la sua famiglia hanno vissuto 5 giorni di  ansia per una vicenda che lascia non pochi spunti di riflessione.

Il ragazzo, che  ci ha raccontato la storia chiedendo però di rimanere anonimo, nei giorni scorsi ha effettuato un test sierologico per verificare l’eventuale presenza di anticorpi contro il Covid 19.

Va specificato che il soggetto in questione non aveva nessun sintomo specifico ed ha effettuato il test solamente per scrupolo poiché, dopo che il Governo Italiano ha eliminato  le restrizioni relative alle visite ai congiunti, il ragazzo aveva in programma una visita al  padre che nei mesi scorsi  è stato sottoposto a cure chemioterapiche  e dunque appartenente ai cosiddetti soggetti a rischio a causa di un sistema immunitario sicuramente più debole.

Il canicattinese dunque, voleva essere certo di essere sano prima di avvicinarsi al congiunto. Effettuato l’esame, dopo poche ore viene fuori il risultato che lascia di ghiaccio il nostro concittadino e tutta la sua famiglia, esito del test sierologico Covid-19  POSITIVO agli anticorpi di tipo IgM  che dovrebbero testimoniare la presenza del virus nel corpo da poco tempo , una media di circa 3/6 giorni , dunque un’infezione in atto.

Dopo un primo momento di panico,  il ragazzo comunica a tutte le persone con cui era stato in contatto  la notizia nuda e cruda dei risultati del Test e subito dopo contatta il proprio medico di famiglia che fa scattare tutte le procedure previste dall’Asp , quarantena per tutto il nucleo familiare ed immediato tampone faringeo per confermare l’eventuale presenza del virus nelle vie aeree.

Finalmente, venerdì scorso 22 maggio, arriva l’esito del tampone faringeo, NEGATIVO.  Un respiro di sollievo per tutta la famiglia canicattinese ma anche per tutte le persone con cui il ragazzo era stato in  contatto. Questa storia però , come detto all’inizio del mio articolo, lascia degli spunti di riflessione, in primis qual è la sicurezza dei test sierologici e perché nel caso specifico il test sierologico ha dato esito positivo mentre il tampone l’esatto contrario?

Interrogativi di non facile risposta ma proviamo comunque a dare qualche spiegazione. Riguardo alla positività del test sierologico, nel caso specifico, una risposta  potrebbe essere data , da quanto comunicato dallo stesso protagonista della vicenda,  da un’infezione intestinale presente al momento del test che , potrebbe, il condizionale è d’obbligo, aver inficiato  il risultato del test rapido, questa ovviamente è solo una supposizione .

Riguardo invece la validità dei test sierologici l’attendibilità di questo metodo è ancora molto discussa da più voci all’interno della comunità scientifica. Di sicuro ,  tutti i comportamenti mirati alla prevenzione: distanziamento, mascherina e lavaggio frequente delle mani,  restano le uniche armi in grado di ridurre il contagio .

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.