Aria di protesta lungo i corridoi del comune di Canicattì. Gli operatori ecologici si sono riuniti nella giornata di ieri in assemblea guidata dalle Rsu della Confael, con a capo Giuseppe Piazza, per reclamare sul pagamento regolare del salario. In una nota rilasciata dal sindacato infatti si legge la voglia dei dipendenti di ricevere lo stipendio nella scadenza prevista dal proprio contratto e non ovviamente alla fine del mese successivo a quello di paga: “Oramai è diventata una prassi non più sopportabile dalle famiglie degli operatori ecologici. Pensavamo, a torto ovviamente, che il passaggio dagli Ato in Liquidazione alle Srr avrebbe potuto semplificare il sistema rifiuti. Non abbiamo fatto in tempo a sbarazzarci degli Ato, che i comuni hanno preteso di organizzarsi in Aro, complicando ulteriormente processi amministrativi, di controllo, di gestione del personale, di fatturazione di servizi, di emissione mandati di pagamento. Basta solo pensare alle procedure in atto. Il comune acquisisce le presenze del mese di lavoratori, trasmettendo le stesse alla Srr; quest’ultima emette due fatture, una per la gestione ed una per il personale . Il Comune nel contempo deve ancora reperire le risorse per effettuare due mandati di pagamento a seguire le fatture. Mandati che scontano il “ritardo bancario” che finisce con il riflettersi sul successivo mandato in danno dei lavoratori che restano in attesa di vedersi pagato lo stipendio dalla Srr quasi alla fine del mese successivo a quello di paga”.
Di Pietro Geremia