Grande partecipazione all’incontro antimafia, tenuto nei locali del plesso scolastico La Carrubba, con il giornalista Paolo Borrometi, da anni impegnato nel giornalismo d’inchiesta.
All’incontro, incardinato nel “Progetto Legalità“, erano presenti Gabriella Saetta, figlia del Giudice Antonino ucciso dalla mafia il 25 settembre 1988, il sindaco di Canicattì Ettore Di Ventura, l’assessore alla Pubblica Istruzione Katia Farrauto, nonché i rappresentanti di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Borrometi, a causa del suo operato di giornalismo attivo sul campo, ha subito svariati atti intimidatori tra cui percosse, minacce di morte da parte dei clan di Ragusa e Siracusa e un vero e proprio piano per un attentato ai suoi danni tale da far propendere la magistratura e le forze dell’ordine all’assegnazione di una scorta. Ha scritto “Un morto ogni tanto” in cui raccoglie le sue inchieste denunciando così con coraggio lo strapotere delle mafie “invisibili” agli occhi di tanti ma purtroppo ancora ben presenti sul territorio siciliano.
Vari sono stati gli interventi fatti da parte dei rappresentanti della pubblica amministrazione nel corso dell’evento oltre ad un intenso racconto dello stesso Borrometi e soprattutto alla partecipazione una moltitudine di alunni del comprensorio scolastico i quali, mediante vari tipi di performance artistiche, poetali, musicali e attoriali hanno dato il più che benvenuto al giornalista ponendogli inoltre alcune domande inerenti alla propria esperienza lavorativa.
Di Pietro Geremia