Più che una dipendenza, sembra una moda. C’è chi coltiva marijuana sul balcone,  chi chiede hashish agli amici e  chi  usa stupefacenti  solo in compagnia.

Il consumo  delle cosiddette droghe “leggere” nell’hinterland agrigentino sembra essere in aumento, soprattutto tra i giovanissimi. Secondo i dati diffusi dal Sert sembra che il primo contattato con gli stupefacenti avvenga già a 12 anni.

L’uso di droga, soprattutto se frequente, può provocare danni più o meno gravi per la salute fisica e psichica dell’individuo, nonché alterazioni di un normale rapporto sociale.

Hashish e marijuana, sono le sostanze preferite dai giovani ma secondo le ultime indagini di carabinieri e polizia, sembra che lsd, ecstasy e cocaina, sostanze classificate come “pesanti” siano in notevole aumento.

 Che nelle città universitarie girino spinelli e altre droghe non è una novità, ma che anche nei piccoli centri il consumo aumenti potrebbe costituire un fenomeno da non sottovalutare. C’è chi la cannabis nell’agrigentino la compra e chi invece la coltiva.

Spesso all’insaputa delle famiglie stesse, che si possono ritrovare con un pò di “erba” tra i fiori senza saperlo. L’usanza è diffusa e non è difficile incontrare qualcuno che  ne parli.

Non si tratta di persone con problemi di tossicodipendenza o di emarginazione sociale, ma di ragazzi che ammettono facilmente di fare uso occasionale di droghe leggere e che hanno sviluppato il “pollice verde”  per risparmiare sull’acquisto del “fumo”.

Le sostanze stupefacenti comprendono una vasta gamma di sostanze; alcune sono legali (barbiturici, alcool, tabacco), altre sono illecite, come la “cannabis” e i suoi derivati (hashish e marijuana), l’oppio e i suoi derivati (cocaina, crack), ed alcune sostanze sintetiche come l’ecstasy.

L’eroina è un derivato della morfina. Si presenta in forme diverse: polvere bianca o marroncina. Quasi sempre viene tagliata con altre sostanze; può essere inalata per via nasale, fumata, ma in generale viene iniettata per via sottocutanea o in vena.

Ha come effetto un immediato senso di piacere ed euforia che nei tossicodipendenti lascia poi il posto ad ansia, depressione, dolori fisici. Crea una dipendenza fisica e psicologica molto forte. Ha un’altissima tolleranza, è necessario cioè aumentare la quantità e la frequenza delle dosi per riuscire ad ottenere le stesse sensazioni.

La  cocaina si estrae dalle foglie essiccate della coca, coltivata nelle zone montuose del Perù, della Bolivia e del Cile. Si assume masticandone le foglie o, soprattutto, per inalazione.

Gli effetti fisici sono estremamente pericolosi; gli effetti psichici sono: euforia, allucinazioni visive, uditive, tattili e schizofrenia. Si giunge facilmente all’intossicazione cronica (cocainismo) a causa dell’effetto psicologico prodotto. Inoltre l’abitudine a fiutare cocaina, può provocare la perforazione del setto nasale.

Il crack è un estratto naturale della pianta di Coca, si presenta sotto forma di pasta che può essere usata da sola, fumata con una pipa, oppure venire mischiata con tabacco e fumata come una normale sigaretta. Spesso il Crack viene rinforzato con altre sostanze, in particolare l’eroina.

Ha l’effetto di arrivare rapidamente al cervello, provocando un immediato senso di euforia e sensazioni di intenso piacere. Crea una rapida dipendenza fisica e psicologica. Tra i danni si evidenziano: instabilità emotiva, allucinazioni, depressioni, perdita di peso, alterazione del ritmo cardiaco, ipertensione. Può causare paralisi respiratoria, crisi epilettiche, psicosi e tendenze suicide.

Esistono inoltre molte altre droghe minori, più o meno nocive, ma comunque illegali. Ve ne sono di origine naturale, come la codeina (oppioide), il khat, l’olio di canapa indiana, ed altre di origine sintetica come le designer drugs, il GHB, i poppers,  il PCP (“polvere degli angeli”). Gli effetti e i danni conseguenti al loro uso sono simili a quelli già esposti.

Negli ultimi anni vi è stato un incremento nel traffico di LSD ed ecstasy, mentre è in diminuzione quello di eroina, cocaina, hashish e marijuana. Si sta verificando inoltre un notevole incremento di tossicodipendenti da eroina curati nei servizi pubblici ed in terapia presso le comunità.

Ma quali sono le motivazioni che  spingono i “giovanissimi” a fumare uno spinello o ad inghiottire una pasticca  stupefacente?

 Si pensa che l’uso di un certo tipo di droga non abbia effetti pericolosi, uno spinello o una sola pasticca a detta di molti giovani non  provoca dipendenza e assuefazione.

Uno spinello non è letale e sballarsi il sabato sera sembra essere diventata una moda, bisogna vedere però le conseguenze a medio e lungo termine.      

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.