Maria Monterosso, manifestazione a 20 anni dalla morte e 100 dalla nascita

Si svolgerà a Canicattì(Ag) il 10 dicembre alle 11.00 nella chiesa di San Biagio una santa messa in ricordo di Maria Monterosso a 20 anni dalla morte e 100 dalla nascita. Dopo la santa messa sarà presentato il libro “Maria Monterosso, insegnante e figlia di Sant’Angela Merici” di Dante Cerilli. Nella circostanza  sarà firmato l’atto di consegna alle Orsoline di Canicattì del Reliquiario con Osso di San Pio X Papa con autentica.   Maria Monterosso nacque a Canicattì (Ag) il 28 luglio 1917, secondogenita di Maria Grazia Pietra Cassaro (28.6.1892 – 15.1.1980), casalinga e “infermiera del popolo”, che aveva nelle mani il dono di saper curare le slogature, le distorsioni, la rottura delle ossa, e di Luigi Monterosso (5.8.1869-23.11.1945) che fu bracciante, calzolaio, guardaboschi e infine magazziniere-contabile in un’azienda rurale. A Canicattì visse per 63 anni. Trasferitasi a Supino (FR) nel 1980, morì a Frosinone il 1° novembre 1997, festa di Ognissanti. Appartenne ad una famiglia modesta, di onesti lavoratori e crebbe nell’obbedienza familiare, nell’ossequio rispettoso dei genitori e di Domenico (4.7.1912-6.2.1972), fratello maggiore, che sarebbe stato fatto prigioniero in Africa, dagli “alleati” Inglesi nel 1942, dopo aver combattuto per due anni (1940 e 1941), poi ferroviere, sposatosi con Angela Milano (maestra elementare) nel 1949 e di Salvatore (22.3.1922-24.3.1992), terzogenito, deportato in Germania dai tedeschi a fine campagna greco-albanese (1941 e 1943), in seguito impiegato comunale e maritato con Giuseppa La Cognata di Licata (AG) nel 1954, maestra come la moglie di Domenico. Fu amorevole e protettiva con la sorellina più piccola Giuseppa detta Pina (20.10.1929 – Roma, 10.1.2016), professoressa di Matematica e Scienze – che nel 1958 sposa Mario Cerilli (1929-1980), professore di Lettere, musicologo, giornalista e scrittore di Supino – e con lei stabilì un forte legame da sempre, con un rapporto quasi simbiotico, specie negli ultimi 17 anni della sua vita. Abitò in una piccolissima casa, due stanze su due livelli, in via Luigi Settembrini n. 3 fino all’estate del 1965, quando, rimasta ormai sola da tempo con la madre, traslocò nella nuova casa – frutto di tredici anni di sacrifici e di risparmi – sita in via Capitano Giovanni Ippolito, 93, dato che i fratelli avevano creato famiglia e la sorella dapprima era vissuta a Palermo, durante il suo corso di laurea, e poi era andata ad insegnare a Colleferro (RM) nel 1954 e di lì a Ferentino (1955) e a Supino (FR), dove visse dal 1958 al 2016. Adolescente e ragazza, Maria Monterosso si era formata allo studio, pedagogico e religioso (1923-1943); professando i voti di “obbedienza, povertà e verginità”, abbracciò la regola della “Compagnia di Sant’Orsola – Figlie di Sant’Angela Merici” (27-1-1943). Svolse il suo apostolato e dette la sua testimonianza di fede nella società e nelle istituzioni civili (come dipendente del Comune di Canicattì dal 1942 al 1943), in famiglia e tra la gente (sempre) nella scuola (insegnante precaria e di ruolo, 1947-1978), nelle parrocchie (catechista, addetta al culto, collaboratrice dal 1943 al 1995), insomma in ogni luogo in cui abbia lavorato e in qualsiasi contesto si trovasse, sempre con spirito di responsabilità e abnegazione. A venti anni dalla morte e a cento dalla nascita, il libretto, “Tra gli angeli un fiore” (2017), che sarà presentato a Canicattì il 10-12-17, traccia l’excursus essenziale della sua presenza terrena, a futura e perenne memoria.

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.