Riceviamo e pubblichiamo un’interrogazione al Sindaco presentata dai locali rappresentanti del M5S. “Quello che segue è il testo dell’ interrogazione del M5S di Canicattì con la quale, dopo aver argomentato, chiediamo al Sindaco se si sia reso conto dell’errore commesso, elargendo i premi ai dirigenti, e di conseguenza se intendesse revocarli. È un po’ lunga ma ne vale la pena per comprendere bene cosa è stata e continua ad essere la politica  della nostra città   Nella stessa giornata, sullo stesso argomento, abbiamo presentato anche una mozione già resa pubblica nei giorni scorsi: (http://www.movimento5stellecanicatti.it/2018/07/25/mozione-premi-ai-dirigenti-e-trasparenza-amministrativa/) ” Al Signor Presidente del Consiglio Comunale AL Signor Sindaco del Comune di Canicattì   Oggetto: premi dirigenti e trasparenza amministrativa   Il sottoscritto consigliere comunale Falcone Fabio capogruppo del Movimento Cinque Stelle, in merito alla recente liquidazione dei premi ai nostri dirigenti comunali,  presenta la seguente interrogazione a risposta orale e scritta.   VISTO   Il Dgls. N.150/2009 che ha disciplinato nel nostro ordinamento il sistema di misurazione e valutazione della performance. A tali sistemi di valutazione sono collegati, in caso del raggiungimento degli obiettivi assegnati,  premi ed incentivi in favore di chi occupa posizioni apicali ASSEVERATO   che per l’anno 2016, come anche per gli anni precedenti, l’amministrazione non ha provveduto a predisporre alcun piano della performance e degli obbiettivi strategici da assegnare ai nostri dirigenti VISTA   La nomina  dell’Oiv (organismo indipendente di valutazione) la cui presenza è giustificata dal fatto che tale organo debba procedere alla misurazione e valutazione della performance di ciascun struttura nel suo complesso nonché  la proposta di valutazione annuale  dei dirigenti di vertice ai fini del   raggiungimento degli obiettivi di ciascun dirigente apicale e posizioni organizzative VISTA   La relazione sullo stato della performance, sugli obiettivi, sulla struttura degli uffici rilasciata dall’ OIV il 19/06/2017 nella quale lo stesso organo denuncia apertamente che per il 2016 così come per il 2015 vi  è stata “la mancanza del piano della performance e del piano degli obiettivi strategici. Peraltro è da ritenersi irrituale, quale documento sostitutivo del piano degli obiettivi, la delibera della giunta municipale con cui, anche nell’anno 2016, vengono demandate ai singoli dirigenti le incombenze per la formulazione di indirizzi circa le azioni da porre immediatamente in essere per la migliore attività amministrativa, sollecitando frequenti rapporti che individuino eventuali criticità, ne illustrino le cause, esponendo proposte di soluzione che contengano previsioni a breve sull’andamento dell’azione amministrativa. Tale procedura appare irrituale poiché di fatto sostituisce la prerogativa dell’Amministrazione Comunale, in materia di fissazione degli obiettivi strategici, con una delega attribuita ai dirigenti i quali, in tal modo, diverrebbero promotori e, al contempo, destinatari del processo di programmazione dell’attività amministrativa dell’Ente. I dirigenti, peraltro, non risultano che abbiano provveduto a dar corso alla delibera stessa ed hanno omesso, pertanto, di formulare gli indirizzi. In siffatto contesto, si rileva il mancato rispetto dei provvedimenti legislativi che, nella volontà del legislatore, giustificherebbero la nomina dell’Organismo Indipendente di Valutazione chiamato, appunto, a valutare gli obiettivi che, però, non vengono assegnati. E’, quindi, evidente che ove l’Amministrazione Comunale non dovesse indicare ai signori dirigenti gli obiettivi strategici ed omettesse di formulare il piano della performance, l’attività dell’OIV verrebbe palesemente svilita.   VISTE Le determine Sindacali 144 e 145 del 20/12/2017 con le quali il Sindaco sulla base della valutazione dell OIV ritiene che gli obiettivi sono stati raggiunti (ma non è vero perché il piano della performance e degli obiettivi strategici non è stato redatto)  e pertanto  assegna le rendite di risultato (cd. premi) a favore dei dirigenti e del segretario comunale . Al Segretario Comunale addirittura viene assegnata un’indennità di risultato pari al massimo possibile e cioè al 10% del monte salari nel periodo di riferimento (9.600,00)  mentre al dirigente Dr. Ferrante, pur essendo stato assente per 5 mesi nel corso del 2016, è stat comunque elargito il benefit   VISTO Il verbale dell’OIV (organismo interno di Valutazione) n. 10 del  2017 dal quale il Sindaco afferma di essersi riferito per l’erogazione dei premi e con il quale lo stesso OIV riprende le osservazioni in negativo già evidenziate nella relazione sullo stato della performance, sugli obiettivi, sulla struttura degli uffici rilasciata dall’ OIV il 19/06/2017. L’ OIV non ha potuto elaborare una  valutazione secondo le previsioni legislative in totale mancana degli strumenti a cui la legge preveda debba riferirsi. La mancanza dell’adozione del P.E.G definitivo nella quale sono contenuti anche gli obiettivi da raggiungere per ogni singolo centro di costo, definiti sulla base delle risorse disponibili,  pertanto, configura una mancanza di obiettivi e di responsabilità e delinea un’attività amministrativa non solo assolutamente carente nel perseguire gli obiettivi di buon andamento, efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa ma anche priva di un sistema in grado di assicurare una legittima distribuzione del salario accessorio. Queste considerazioni, conducono ad escludere l’erogazione di risorse, a titolo di premio di risultato e di produttività collettiva ed individuale, con strumenti diversi dalle assegnazioni previste nel piano di gestione (estratto deliberazione Corte dei Conti del Veneto n.161/2013)   VISTE Le note dell’ ANAC prot. 1318 del 20 febbraio 2013, 2518 del 18 marzo 2013 nelle queli si ribadisce che “la mancata assegnazione degli obiettivi e la mancanza di un sistema di misurazione e valutazione della performance sono condizioni ostative all’erogazione del trattamento economico accessorio al personale dipendente”   PREMESSO CHE sia veramente incomprensibile parlare di elargizione di premialità a seguito del raggiungimento di obiettivi che per espressa ammissione degli stessi dirigenti (cfr. verbale oiv 10/2017) e organismi di valutazione, non sono mai stati assegnati. CONSIDERATO INOLTRE che il nostro Comune rientra tra quelli in predissesto finanziario, dove la qualità della vita del cittadino e l’erogazione dei servizi resi risulta essere ai minimi livelli. Dalla viabilità con strade dissestate, alla inadeguata pulizia delle stesse, dal  cimitero indecoroso, alle scuole chiuse per  inagibilità, dalla piscina comunale chiusa ormai da anni al campo di calcio senza manto erboso e mille altri problemi. Se Canicattì fosse una città efficiente, pulita, organizzata e a misura di cittadino, tutta la politica non sarebbe guardata con sospetto o come causa di tutti i mali.   CONSIDERATO CHE Il Sindaco non si rende nemmeno conto di come tale incredibile provvedimento  provochi sconcerto nell’opinione pubblica  e allontanamento dalla politica. Infatti i cittadini non riescono a capacitarsi come questa ammnistrazione possa contemporaneamente piangere miseria e nello stesso tempo elrgire soldi dei cittadini  a favore di dirigenti ben pagati e non  estranei al malgoverno della città   RITENUTO CHE L’elargizione delle rendite di risultato siano avvenute in maniera difforme, tanto rispetto ai principi di legalità quanto a quelli  della trasparenza,  poiché l’amministrazione non ha provveduto alla redazione di un piano dettagliato degli obiettivi ed un Piano della performance  unificati organicamente nel Piano esecutivo di gestione (art. 3, comma 1, lettera g-bis, del DL 174/2012 convertito con modificazione nella L. n. 213 del 7/12/2012)   TENUTO CONTO CHE   Il rispetto pieno e diffuso degli obblighi di trasparenza è anche un valido strumento di prevenzione e di lotta alla corruzione, rende visibili i rischi di cattivo funzionamento, facilita la diffusione delle informazioni e la partecipazione del cittadino   INOLTRE numerose sono le «carenza dirigenziali e della struttura amministrativa» presenti ormai da svariati anni in capo al nostro comune. A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, possiamo ricordare:   insorgenza di debiti fuori bilancio ripetuti nel tempo e causati da espropri eseguiti in modo irregolare; incidenti a danno dei cittadini causati da una cattiva manutenzione del manto stradale e dei beni pubblici in generale; ritardati pagamenti a favore di imprese; grosso danno erariale per una gestione fuori controllo nella elargizione dei gettoni di presenza in favore dei  consiglieri comunali durata per oltre un decennio, perdita di chance nell’aggiudicazione di finanziamenti comunitari e regionali a fronte di mancate richieste e/o ritardi nella presentazione dei progetti; l’ufficio tributi che non ha mai introitato la tassa dovuta da Girgenti Acque e Italgas a titolo di Tosap (solmente dopo un nostro intervento si è attivata qualcosa ma nulla ancora ci è dato sapere) gestione carente nel settore dei servizi sociali Continui ammonimenti da parte della Corte dei Conti (e adesso pure dai revisori contabili) per una non corretta e ritardata gestione degli strumenti gestionali e di bilancio   TUTTO CIO’ PREMESSO   INTERROGA la S.V.   Se abbia inteso di aver contravvenuto, in tema di elargizioni di premialità,   a palesi disposizioni di legge e linee guida dell’A.N.A.C  e di conseguenza di aver cagionato un ingiustificato impoverimento delle casse comunali (cd. danno erariale). Se intende  provvedere a revocare immediatamente le Determine Sindacali n. 144/145 del 2017 e gli atti conseguenti con le quali ha ha ordinato le liquidazioni dei premi in favore dei dirigenti   Fabio Falcone