Comunicare eeducare alla legalità tramite l’arte pubblica: questa la ragione di “Il ricordo”, l’opera di street art firmata da Luogo Comune e Riccardo Buonafede che rappresenta un omaggio ai giudici Antonino Saetta, a suo figlio Stefano e Rosario Livatino dalla comunità di Canicattì.
A poche settimane dalla beatificazione di Rosario Livatino, a 31 anni dalla sua morte e a 33 da quella del giudice Antonino Saetta e del figlio Stefano,il Comune di Canicattì e l’A.P.S. ON-OFF hanno inaugurato oggi un’importante opera di arte pubblica su una parete della palestra comunale di Canicattì.
Già la scelta del luogo ha un suo significato e motivazione: un quartiere periferico nella sua centralità urbana, un luogo di transito e mai di stasi relazionale.
È qui che viene individuata la palestra, vicina all’incrocio tra Via Giudice Antonino Saetta e Via Rosario Livatino, per partire dai bambini e dai ragazzi con la divulgazione e con l’azione educativa sulla legalità, sulla sua imprescindibilità nelle nostre vite, sull’assoluto rifiuto della criminalitàorganizzata.
“Il ricordo” narra la storia dei due giudici uccisi dalla mafia, l’arte pubblica -il mezzo – esercita il senso critico e fa porre riflessioni. L’opera utilizza il registro della simbologia e dell’astrazione per celebrarne il ricordo, scegliendo un approccio rispettoso e delicato: una studiata composizione simmetrica pone al centro un riquadro dove simbolicamente viene rappresentata la strada statale in cuientrambi sono stati uccisi.
Su questa mappa ideale e simbolica vengono inserite le date in cui i due giudici vengono uccisi e lecoordinate geografiche di Canicattì, città che ne ha dato i natali. Antonino Saetta e Rosario Livatino vengono rappresentati con ritrattirealistici alle estremità della parete, in sovrapposizione alla bilancia, simbolo di giustizia ed equilibrio.
Nella parte prospicente una dedica –che vuole essere quasi un’epigrafe -non solo a loro ma a tutte le vittime che sono state assassinate dalla mafia.
Infine,due bande verticali, in una delle quali sono presenti un fiore e dei tracciati frastagliati a rappresentare le difficoltà di un percorso comune, interrotto poi dalla prematura morte.
“La loro azione terrena, dice Andrea Tripaldi, Presidente di On-Off,è stata fermata, ma non il ricordo che perdura nella memoria della collettività e in quella dei loro cari. “Il ricordo”, in modo simbolicamente espressivo, vuole onorare la loro morte e rendere ancor più solidi nelle nostre coscienze i valori che Antonino Saetta e Rosario Livatino propugnavano in vita nella loro missione contro la criminalità organizzata”.
“Continuiamo nel nostro impegno di voler trasmettere le eredità morali dei nostri Giudici–dichiara il sindaco Ettore Di Ventura-di cui sentiamo obbligo morale divulgare la memoria e la rettitudine, l’incorruttibilità e l’integrità affinché,così come cerchi concentrici che si propagano sulla superficie dell’acqua da dove si è lanciato il sasso, il loro esempio possa raggiungere e risvegliare le coscienze di tutte le Comunità.
Siamo convinti che, attraverso il codice diretto fornito dalle arti urbane, il messaggio di lotta alla mafia e alla criminalità organizzata possa essere più immediato, definitoedinnegabile”