“I lavori di sistemazione dello stadio Carlotta Bordonaro saranno effettuati”. Lo dice il sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo dopo che alcuni giorni addietro la Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Agrigento aveva avanzato parere negativo all’avvio degli stessi. Infatti, per la soprintendenza non è possibile che per sistemare lo stadio debbano essere rimossi alcuni alberi ed altri spazi della adiacente villa comunale. La villa, per la Soprintendenza di Agrigento è un bene da tutelare per la presenza al suo interno di coltivazioni arboree di pregevole fattura ed inoltre perché non solo è l’unico spazio verde di aggregazione per i cittadini di Canicattì ma anche perché venne costruita nel 1920. Il comune ha dieci giorni di tempo per rispondere a questo preavviso di parere negativo ai lavori dello stadio da parte della Soprintendenza altrimenti, trascorso questo tempo, diventerà definitivo. “ Questa amministrazione comunale- ha detto Corbo- durante la campagna elettorale ha promesso ai tifosi ed agli appassionati di calcio che lo stadio Carlotta Bordonaro sarà ristrutturato con la conseguente messa in posa di un manto di erba sintetica. In questi giorni – aggiunge il capo dell’amministrazione comunale- insieme ai tecnici del comune studieremo quali siano le possibilità che questo avvenga senza intaccare minimamente la villa comunale. Ma se qualcuno sostiene- continua Vincenzo Corbo- che lasceremo tutto così si sbaglia perché una soluzione sono sicuro che la troveremo. Canicattì- conclude- ha bisogno di uno stadio di calcio efficiente in grado di ospitare le partite della squadra che milita in eccellenza e allo stesso tempo di una villa comunale che sia all’altezza della nostra città”. Attualmente però i lavori del Carlotta Bordonaro nonostante siano stati aggiudicati dalla precedente amministrazione comunale rimangono bloccati mentre la squadra è costretta ad emigrare ogni domenica per disputare le partite casalinghe nel vicino rettangolo di gioco dello stadio Saraceno di Ravanusa.