Con una nota stampa, l’Asp di Agrigento ha dichiarato di aver adottato nuovi provvedimenti consistenti nell’inserimento all’interno dell’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì di quattro chirurghi e nuovi professionisti in grado di operare come primo operatore al fine di assicurare assistenza ai pazienti. Il nosocomio canicattinese torna dunque alla normalità dopo il grande clamore suscitato dalla mancanza di chirurghi dei giorni scorsi, a livello tale da smuovere gli onorevoli originari del circondario per risolvere la questione e porre le domande parlamentari. “Le prestazioni aggiuntive saranno effettuate in regime di incentivazione, oltre l’orario di servizio ordinario, senza interferire con le prestazioni dei reparti di provenienza – dichiara l’Asp -. Ciò avverrà sino a che il rientro in servizio del personale momentaneamente in aspettativa e l’incremento di medici reperiti attraverso nuove assunzioni non renderà superfluo il ricorso a chirurghi di altri presidi della provincia di Agrigento”. La direzione strategia dell’Asp ha previsto un processo di crescita sia qualitativo che quantitativo. Il piano di interventi per il “Barone Lombardo” di Canicattì, che va considerato strategico per un ampio bacino di utenza, prevede un significativo e progressivo processo di arricchimento qualitativo e quantitativo delle attività, anche attraverso investimenti sulle strutture (tra questi i lavori straordinari per il Pronto Soccorso di recente finanziati dalla Regione per 1,5 milioni di euro) e sulle apparecchiature sanitarie” – conclude l’azienda sanitaria provinciale di Agrigento.
Di Pietro Geremia