Un uomo originario di Canicattì è stato condannato dalla Corte dei Conti a risarcire un danno erariale corrispondente a ben 76.430 euro. Il verdetto, preso dai giudici amministrativi del tribunale di Enna, è scaturito in seguito ad una indagine risalente al 2015 e portata avanti dalle forze dell’ordine in cui sarebbe stato accertato che che il canicattinese abbia incassato delle somme di denaro dovuto al ministero di Grazia e Giustizia, direttamente sul proprio conto corrente firmando inoltre delle regolari ricevute per conto dello Stato. Le somme nello specifico riguardavano alcuni provenienti da sanzioni o spese giudiziarie che non sarebbero state versate nelle casse dello Stato e che dunque, ad un controllo fiscale, sarebbero saltate fuori dando così il via alle indagini della giustizia penale che hanno portato al cittadino della città del Parnaso.
Di Pietro Geremia