La Procura di Palermo ha aperto una inchiesta sulla morte di Giuseppe Sardone Scarano, 73 anni di Canicattì, avvenuta il 3 agosto scorso al Policlinico Paolo Giaccone del capoluogo siciliano dove si trovava ricoverato da qualche settimana. Il Pubblico Ministero, Alfredo Gagliardi, dopo la denuncia dei familiari che ipotizzano che le cause del decesso del congiunto siano da attribuire ad un caso di malasanità, ha fatto eseguire l’autopsia sul corpo dell’artigiano canicattinese. Esame autoptico affidato alla professoressa Elvira Spagnolo Ventura medico legale dell’università di Palermo. Autopsia che è stata già effettuata ed al termine della quale il perito si è riservato sessanta giorni di tempo prima di depositare i risultati così ,come  prevede la prassi. Contestualmente il Pubblico Ministero ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche effettuato non solo al Policlinico di Palermo ma anche all’ospedale Barone Lombardo di Canicattì. dove Giuseppe Sardone Scarano, era stato ricoverato prima di essere nuovamente trasferito in ambulanza nel nosocomio del capoluogo siciliano dopo che le sue condizioni di salute si erano ulteriormente aggravate. All’autopsia ha assistito anche un perito di parte nominato dalla famiglia della vittima che in questo procedimento è assistita dall’avvocato Giovanni Salvaggio. Al momento il fascicolo d’inchiesta aperto dalla Procura presso il Tribunale di Palermo è contro ignoti. Non ci sono iscritti nel registro degli indagati. Intanto, oggi alle 16.30 nella chiesa della Sacra Famiglia a Canicattì si terranno i funerali.