Messina, controlli ispettorato del lavoro

Continuano i controlli da parte dei carabinieri del nucleo ispettorato del Lavoro di Agrigento, mirati a scovare i cosiddetti furbetti del reddito di cittadinanza. I militari dell’arma, hanno scoperto che in un panificio di Canicattì lavorava “in nero” un canicattinese di 56 anni, assieme alla moglie di 52 anni.

I carabinieri sono riusciti a ricostruire anche che l’uomo aveva indebitamente incassato, godendo del beneficio economico, ben 7.500 euro e che adesso dovrà rispondere dell’ipotesi di reato di false attestazioni .

Stessa, identica, cifra che ha ottenuto dallo Stato un altro canicattinese di 57 anni scoperto – sempre dai militari del Nil – a lavorare, senza alcun contratto e nonostante percepisse il reddito di cittadinanza, in un altro panificio della città.

A Santo Stefano Quisquina, sempre i militari del Nucleo ispettorato del lavoro hanno denunciato un 25enne che incassava il reddito di cittadinanza e lavorava senza regolare contratto di assunzione in un’impresa edile.

In questo caso, stando agli accertamenti e ai conteggi operati dagli stessi carabinieri del nucleo specializzato, il giovane dovrà restituire 1.300 euro.