Canicattì

Canicattì, case a 1 euro

Di recente l’amministrazione comunale di Canicattì, ha ripreso la notizia secondo cui sarebbe possibile acquistare casa spendendo un euro. Cosa c’è di vero in questa iniziativa? Quali sono i retroscena? Si può intraprendere un’attività in questo settore?

Per cominciare: a chi appartengono le case in vendita a 1 Euro? A privati, che incaricano il comune di fare da intermediario . L’immobile ti costa simbolicamente un euro, ma lo devi ristruttuare entro una data di scadenza concordata.


Perchè i privati se ne vogliono liberare? Perchè spesso è divenuto un incombenza, fiscale o di altro tipo, e non c’è convenienza a tenerlo. Non esistendo alcun mercato, l’iniziativa “case a 1 Euro” è apparsa da subito come una concreta possibilità di disfarsene.

L’acquisto ad 1 euro dunque è una provocazione puramente simbolica poichè per avere l’immobile l’acquirente dovrà rispettare i seguenti requisiti:

LEGGETE BENE:

Per procedere con l’acquisto del bene, alla cifra di 1 euro, bisogna garantire:

La ristrutturazione e rivalutazione dell’immobile seguendo i tempi previsti dalla legge , per un valore di circa 300/400 euro al metro quadrato;

Le spese notarili per la registrazione, le volture e l’accatastamento dell’immobile;

Una polizza fideiussoria di 5mila euro della durata di tre anni a garanzia dell’acquisto per il Comune.


L’intento di “modernizzare” e di dare ordine e pulizia ad alcune aree della città  dunque non rappresenta affatto un danno ma al contrario potrebbe servire a far crescere l’economia del paese. Canicattì infatti, potrebbe trarre ricchezza anche dal turismo .  


Al fine di rivalutare il centro storico è stata anche predisposta l’istallazione di una nuova segnaletica di indicazione che consentirà un migliore raggiungimento dei principali monumenti del quartiere “Borgalino” dove si trovano edifici di grande valenza culturale come la   chiesa dei santi Filippo e Giacomo nota come la “Badia”   e il più imponente palazzo di Canicattì , poiché torreggia su quasi tutta la città, che è quello di don Nicolò La Lomia.

I nuovi cartelli indicheranno anche la  via Stabile, accanto all’immenso edificio, dove si trova un pittoresco sottopassaggio detto “Arco di Don Cola”.  Si cercherà anche di dare delle indicazioni relative a vie che sono state oggetto di antiche leggende.  

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.