Non ce l’ha fatta il carrozziere di Canicattì, Mario Vincenzo Lauricella di 60 anni, è morto all’ospedale di Messina dopo un ricovero durato oltre un mese a seguito delle gravissime ferite riportate lo scorso 30 maggio, quando venne travolto da un furgoncino Doblò guidato dal consuocero, Luigi La Lomia, 75 anni, tabaccaio, dopo un’accesa discussione scaturita da vecchi dissapori tra le due famiglie.

Fin da subito le condizioni dell’uomo erano apparse gravissime ma fino all’ultimo si è sperato in un miracolo che purtroppo non è arrivato.

L’agguato sarebbe avvenuto la mattina del 30 maggio 2021 in via Libia, a scatenare l’ira del tabaccaio sarebbe stato l’annunciato matrimonio del figlio di La Lomia con la figlia del meccanico 60enne.

La Lomia ha dichiarato di essersi recato nell’abitazione del consuocero solo per chiarire una precedente discussione familiare e che il bastone che teneva in auto sarebbe servito solo come strumento di appoggio. Dichiarazioni che contrastano con le testimonianze raccolte finora.

Il 75enne, attualmente in carcere, era accusato di lesioni gravissime e duplice tentato omicidio, adesso vedrà aggravare la sua posizione che potrebbe trasformarsi in omicidio preterintenzionale, fattispecie di reato disciplinata dall’art. 584, c.p., il quale punisce con la reclusione da 10 a 18 anni chiunque cagiona la morte di un uomo “con atti diretti a commettere uno dei delitti previsti dagli articoli 581 e 582 del codice penale”.