Il sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, ha inviato una nota all’assessore regionale alla Sanità Giovanna Volo dove chiede di essere ricevuto per le criticità che sta vivendo l’ospedale Barone Lombardo.
In particolare il sindaco ha chiesto che si arrivi alla revoca della disposizione dell’Asp di Agrigento che sospende l’attività dell’Utic, attualmente funzionante. L’assegnazione anche temporanea per l’ospedale di Canicattì di un cardiologo in servizio presso la cardiologia di Agrigento dove attualmente sono assegnati diversi dirigenti medici oltre al direttore.
Corbo, fa sapere che attualmente tutti i posti letto della cardiologia/utic dell’ospedale di Canicattì sono occupati. L’incontro con l’assessore Volo, inoltre, si rende necessario- scrive il sindaco di Canicattì, per potere affrontare tutte le criticità sofferte dai vari reparti dell’ospedale causati in particolare dalla mancanza di personale medico ed infermieristico.
Nonostante tutto oggi presso il Barone Lombardo sono ricoverate oltre una settantina di pazienti nei reparti di medicina. chirurgia, cardiologia, pediatria, ostetricia e ginecologia.
La richiesta di incontro con l’assessore Regionale alla Sanità fa seguito alla circolare emessa dallo stesso assessorato ed inviata ai commissari delle Asp dell’isola dove viene chiesto che vengano adottati provvedimenti urgenti per garantire medici nelle aree dell’emergenza-urgenza e nei piccoli ospedali di provincia come quello di Canicattì
“In queste ore- ha detto il sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo- sono state messe in circolazione notizie allarmanti sul futuro del nostro ospedale ipotizzando anche il rischio di una imminente chiusura. Devo assolutamente smentire tutto questo. Anzi al Barone Lombardo- aggiunge- i reparti sono in piena attività e parecchi posti letto occupati da pazienti che provengono non solo da Canicattì ma anche dai comuni dell’hinterland.
Credo che diffondere- conclude Corbo- notizie non veritiere sull’ospedale sia anche procurare un allarme tra coloro le leggono. Per questo motivo se riscontreremo le condizioni procederemo nei confronti di chi li diffonde anche presentando querela all’Autorità Giudiziaria competente”.
