In seguito alle polemiche nate sul voto avvenuto nei giorni scorsi in consiglio comunale circa l’ampliamento dello Campo sportivo Carlotta Bordonaro, che prevedrebbe la diminuzione di circa 2 metri della Villa Comunale antistante allo stesso Stadio, il Sindaco Ettore Di Ventura ha voluto dire la sua in un post sul proprio profilo Facebook:
“Premesso che l’attuale progetto di ammodernamento dello stadio era stato già presentato alla cittadinanza nel mese di settembre 2019, ma allora non destò alcuna polemica (forse perché le tematiche ambientali erano meno sentite, o forse perché le elezioni erano lontane), cercherò di chiarire perché l’ipotesi di allargare il campo da gioco verso le gradinate è stata scartata a favore dell’ampliamento verso la villa.
Come si può vedere dallo schema riportato nell’immagine, per recuperare lo spazio necessario, sarebbe stato necessario demolire 4 delle 9 file esistenti con la conseguenza che la capacità di accoglienza del pubblico si sarebbe quasi dimezzata. Inoltre, essendo i gradoni (residui) rialzati di circa 2 metri rispetto al campo di gioco, e immediatamente a ridosso dello stesso, una buona fascia dello stesso sarebbe rimasta non visibile per il pubblico.
A questo punto, anche per rispettare le prescrizioni di Coni e Vigili del Fuoco di avere la possibilità immediata di evacuare il pubblico verso il campo, non si poteva fare altro che rialzare il piano di gioco di 2 metri (immaginate che muraglione si sarebbe creato a ridosso della villa e quanto materiale sarebbe occorso per creare il riempimento – circa 15.000 metri cubi), oppure demolire completamente gradinate e tribune e ricostruirle da capo (soluzione bellissima ma attualmente non praticabile a causa dei costi insostenibili).
La soluzione di ampliamento verso la villa, per quanto sofferta, è risultata la più equilibrata in termini di rapporto costi/benefici. Vero è che probabilmente comporterà il sacrificio di due grandi alberi (se non si riesce a spostarli senza danno), ma considerate che nell’attuale posizione, essendo stati parzialmente inglobati nel paramento murario, sono praticamente condannati a morte.
Sappiamo bene che ogni progetto ammette soluzioni diverse, tutte percorribili e tutte perfettibili. Ma ad un certo punto si deve scegliere soppesando, come già detto, costi e benefici che vanno rapportati ad un contesto economico e sociale concreto ed attuale, non ipotetico, non ideale. Un contesto che non ammetteva più l’ipotesi zero, quella del non intervento.
P.s.: per chi sostiene che l’intervento non rispetta il PRG vigente, faccio osservare che il voto passato in Consiglio era relativo proprio alla variante urbanistica.”