Stavolta i componenti del comitato “Pro Ospedale” di cui è presidente Salvatore Castellano si sono affidati al Venerabile Padre Gioacchino La Lomia, affinchè sia lui a poter intercedere per far si che si effettuino interventi per migliorare i servizi offerti ai pazienti del Barone Lombardo di Canicattì

Per questo motivo nei giorni scorsi il presidente ed alcuni componenti del comitato si sono recati presso il santuario della Madonna della Rocca, dove sono custodite le spoglie del Venerabile ed hanno depositato sulla tomba una lettera.

“Ogni persona di fede cristiana- è scritto nella missiva- attraverso la preghiera si affida ai Santi perché possano intercedere presso Gesù e la Madonna, per ricevere una grazia. Con questa lettera- continua la missiva- ti chiediamo non una grazia personale, ma per coloro che nella sofferenza si affidano alle cure del nostro ospedale per essere curati o per alleviare le loro sofferenze.

Oggi- continua la lettera- il Barone Lombardo, che durante la tua vita terrena hai fortemente voluto, è in stato di abbandono, per colpa di questa classe politica spesso assente ed incapace di affrontare i problemi della comunità canicattinese. Gli ammalati che economicamente stanno bene, vanno fuori a curarsi ed i poveri che non possono permetterselo? Li abbandoniamo o li lasciamo morire nell’indifferenza, perché di peso a questa società.

Ti preghiamo- conclude la lettera- intercedi presso la Madonna, affinchè gli ammalati poveri o ricchi che siano, nei momenti di bisogno siano assistiti e curati con pari dignità cristiana”.

Una vera e propria provocazione quella del comitato “Pro Ospedale Barone Lombardo” dopo che negli anni i problemi della struttura sanitaria sono rimasti sempre uguali.

Il riferimento è ad esempio alla mancanza di un reparto di rianimazione, di una seconda sala operatoria e tutta una serie di reparti che non sono mai stati avviati come ad esempio l’ortopedia. 

Tanti utenti per questi motivi sono costretti a rivolgersi ad altre strutture sanitaria. Si calcola che ogni anno siano oltre 100 mila i pazienti che si recano presso il Barone Lombardo per interventi considerato, infatti, che alla struttura sanitaria fanno capo anche decine di pazienti di comuni che sono del nisseno come ad esempio: Delia, Montedoro, Serradifalco, Sommatino  i quali geograficamente sono vicini alla città di Canicattì