Era finito agli arresti domiciliari con l’accusa di rapina ad una tabaccheria lo scorso 22 Dicembre. V.T. canicattinese di 37 anni e difeso dall’avvocato Calogero Meli, presentandosi l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Stefano Zammuto, ha confessato di aver costretto il titolare della tabaccheria, contro il quale avrebbe puntato un coltello, a consegnargli 95 euro in contanti e due pacchetti di sigarette, difendendo inoltre un ventottenne indagato che entrò nella tabaccheria dopo l’assalto e che secondo gli inquirenti era suo complice. Un gesto altruistico dell’indagato e che ha dimostrato la propria buona volontà dello stesso nel cercare di evitare quello che poteva trasformarsi in un errore giudiziario. Il 28enne infatti, era stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di concorso in rapina perché in principio si ipotizzava che potesse essere stato d’accordo con l’imputato, versione che appunto è stata smentita dallo stesso in sede di interrogatorio.