L’amministrazione comunale di Canicattì , comunica alla cittadinanza che ad Agosto è prevista la sospensione del Reddito di Cittadinanza ad alcune categorie di beneficiari.

Dal 31 Luglio 2023, infatti, entrano in vigore le modifiche al Reddito di Cittadinanza previste dal Decreto-Legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito con modificazioni dalla Legge 3 luglio 2023, riguardanti i nuclei cosiddetti “occupabili”, composti da persone di età compresa tra i 18 e i 59 anni non portatori di disabilità e senza figli minori.

Per tali nuclei ad agosto il contributo del Reddito di Cittadinanza sarà sospeso e sostituito a settembre con la nuova misura di Supporto alla Formazione e al Lavoro da € 350 mensili.

Ciò vale per chi ha usufruito delle 7 mensilità (il massimo temporale stabilito dalla Riforma per l’anno 2023) e non oltre il 31/12/2023. La scadenza di luglio non interessa coloro che hanno nel loro nucleo familiare un soggetto minore, disabile, come definito ai sensi del regolamento in materia di ISEE, di cui al D.P.C.M. n. 159/2013, o ultrasessantenne.

Dal 1° Gennaio 2024 le famiglie con figli minori, con persone con disabilità e/o con persone di almeno sessantenni potranno accedere alla nuova misura definita Assegno di Inclusione, con importo non inferiore a € 480,00 mensili, sempre erogato da Inps.

L’accredito del mese di luglio del reddito di cittadinanza così come era stato ideato quattro anni fa, è l’ultimo per alcune categorie di beneficiari del sussidio.

Da settembre 2023 si cambia, perché diventa operativo l’assegno di supporto per la formazione e il lavoro. Per i percettori del sostegno economico, infatti, entrano nel vivo le modifiche introdotte dal governo Meloni.

L’importo base ha un tetto di 780 euro mensili, calcolati in base alla composizione del nucleo familiare e al reddito. Come spiegato dall’Inps, la scala di equivalenza applicata a ogni nucleo beneficiario equivale a uno per il primo componente del nucleo familiare, ed è aumentata di 0,4 per ogni ulteriore maggiorenne e di 0,2 per ogni ulteriore minorenne, fino ad un massimo di 2,1, elevato a 2,2 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave.

Il sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo è intervenuto sulla questione con un post sul suo profilo Facebook.

“I Servizi sociali del Comune continueranno la presa in carico di tutti i nuclei a loro assegnati sulla piattaforma ministeriale. Siamo consapevoli del disagio, ma si sottolinea che i Servizi sociali, a disposizione dei cittadini, non hanno – ha scritto il primo cittadino – alcun potere per evitare l’interruzione del beneficio e per renderlo di nuovo erogabile.”