Riceviamo e pubblichiamo una nota giunta in redazione riguardante il piano di comunicazione utilizzato dal Comune per la promozione delle richieste inerenti i bonus Voucher Covid 19(buoni spesa) che, secondo quanto ci scrive un nostro lettore, sarebbe stato carente e poco chiaro, facendo cadere in errore l’utente finale. Di seguito quanto accaduto ad un nostro concittadino.

Qualora i diretti interessati volessero rispondere potranno farlo all’indirizzo redazione@siciliareporter.com ricevendo il medesimo spazio.

“Egregio sig Sindaco, la invito alla verifica della correttezza delle procedure adottate per selezionare le domande per l’erogazione di buoni spesa/voucher per l’acquisto di beni di prima necessità pervenute presso l’ufficio Solidarietà sociale alla mail solidarietasociale@comune.canicatti.ag.it da voi predisposto con scadenza presentazione 05/06/2020.

Il motivo che mi spinge a informarVi è l’aver appreso stamane il respingimento della mia domanda e di moltissime altre che , come la mia, hanno avuto esito negativo. La causa? Errori commessi dai cittadini in fase di compilazione che, con un’adeguata campagna d’informazione, si sarebbero potuti evitare.

Numerose voci presenti nel modello hanno portato a equivoci e ambiguità nell’inserimento delle informazioni dei cittadini che hanno compilato le domande.

La più clamorosa riguarda la titolarità dell’intestatario della scheda anagrafica del proprio nucleo familiare, considerato elemento fondamentale per l’accettazione. Dal numero di domande respinte per questo motivo si può affermare che i cittadini sconoscono l’esistenza di una scheda anagrafica con una titolarità specifica (Ex definizione di Capo Famiglia).

Questo deficit non solo non può essere imputato totalmente ai cittadini ignari, ma non è stato fatto nulla per colmarlo da parte dell’ufficio competente.

Personalmente ho chiamato diverse volte l’ufficio preposto e chiesto istruzioni per non sbagliare la compilazione ma mai nessuno ha fatto riferimento a questo dato fondamentale previsto dal decreto regionale. Il risultato è stato DOMANDA RESPINTA poiché il titolare della scheda anagrafica del nucleo familiare non ero io ma mia moglie, nonostante tutti i dati dichiarati corrispondevano al vero.

L’ufficio avrebbe dovuto affiancare il modello di domanda da presentare con un’informativa contenente note essenziali per una compilazione corretta e/o un vademecum degli errori da evitare per non vedersi respingere la richiesta. Penso sia competenza esclusiva dell’ufficio che riceve il decreto regionale tradurre le eventuali voci tecniche per renderle comprensibili al cittadino che altrimenti è lasciato allo sbaraglio.

Perché l’ufficio non l’ha fatto? Il risultato ottenuto è un accumulo considerevole di domande respinte che un’informazione adeguata avrebbe evitato.Vi invito pertanto a rivedere immediatamente le domande respinte e auspico che io insieme a tante persone non vengano penalizzate per meri errori che se pur oggettivi non sono imputabili”.

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.