Ci ha lasciati all’età di 94 anni il Rag. Carmelo Cammalleri, un personaggio di grande spessore umano e politico di sicuro un modello da emulare. Tra le varie cariche che ha ricoperto anche quella di Sindaco della nostra città. Da sempre è stato esponente di spicco prima dell’Msi-Destra Nazionale e, dopo la scissione di Fiuggi, del Movimento Sociale-Fiamma Tricolore di cui a lungo fu dirigente nazionale. Alla famiglia Cammalleri vanno le più sentite condoglianze da parte della redazione di Siciliareporter. Di seguito anche il cordoglio del Movimento Sociale – Fiamma Tricolore. Durante la seconda guerra mondiale ha servito la Patria, prestando il servizio militare nella qualità di Ufficiale di complemento dell’Esercito. Dopo l’armistizio dell’8 Settembre 1943 rientrava a Canicattì; deluso ed amareggiato dell’esito della guerra dà vita e partecipa al “Comitato dei non si parte”, che aveva lo scopo di non far partire in guerra i giovani siciliani per continuare a combattere nel nord Italia, dove la guerra era ancora in corso. Finita definitivamente la guerra, il Rag. Carmelo Cammalleri si impegnava a dar vita al Movimento Sociale Italiano in Sicilia, diventando da subito apprezzato dirigente nazionale. Venne numerose volte eletto consigliere comunale e Provinciale del Movimento Sociale Italiano e dai banchi della opposizione, presentando interrogazioni, ordini del giorno e mozioni, riusciva attraverso la protesta e la proposta a migliorare le decisioni amministrative che dovevano adottare le varie maggioranze susseguitesi nel tempo. Profuse il suo impegno politico a favore degli interessi della collettività, occupandosi di tutte le problematiche sociali. E’ stato candidato alla Regione, riportando ampio consenso elettorale. E’ stato altresì candidato al Senato, riportando a Canicattì circa 3.500 voti e in tutto il collegio un lusinghiero successo; non venne eletto soltanto per pochi voti. Amato dal popolo venne eletto Sindaco di Canicattì. Governò la città, superando le grandissime difficoltà creategli dagli avversari politici, non ultima la sfiducia datagli dal Consiglio Comunale; accettò il refendum popolare, ottenendo uno strepitoso successo, facendo dichiarare decaduto l’intero Consiglio Comunale. Durante il suo mandato rivoluzionò il modo di fare politica, in particolare vennero valorizzate tutte le risorse umane e amministrative e vennero realizzate numerose opere pubbliche. Non accettò mai compromessi; fu uomo onesto, profondamente religioso, coerente e grande maestro di vita. A nulla valsero nei suoi confronti e nei confronti dei suoi familiari reiterate minacce anche di morte; restò a capo dell’amministrazione, non si fece intimidire e continuò ad amministrare con trasparenza e lealtà. Rimase sempre attivo e impegnato in politica, partecipando a tutte battaglie civili in difesa della Famiglia, dell’Identità e della Sovranità Nazionale. Da sempre dirigente del Movimento Sociale non accettò l’abiura di Fiuggi nel 1994 (nascita di Alleanza Nazionale) ed insieme ad un gruppo di militanti fu promotore e partecipe alla continuità dei valori dell’ MSI, dando vita alla Fiamma Tricolore di cui divenne Dirigente Nazionale. Il Suo intenso e lungo percorso politico é durato sino agli ultimi giorni della Sua vita, sempre nell’interesse supremo dell’IDEA in cui profondamente credeva, tanto da averne fatto uno stile di vita. Chi gli è stato vicino nella Sua militanza ha avuto modo di apprezzarne le grandi doti umane e politiche, messe a disposizione della collettività. Fu Dirigente della Banca Popolare Siciliana e si batte contro la vendita della stessa a tutela degli interessi economici della Città e della Sicilia e in difesa dei dipendenti della stessa. Questo è dunque il suo esempio umano e politico che ci ha lasciato, questo è il modello da emulare e il punto di riferimento per le nuove generazioni. La segreteria politica del Movimento Sociale – Fiamma Tricolore