E’ durato ben 3 ore il consiglio comunale straordinario di Canicattì fortemente voluto da parte delle istituzioni e dal comitato spontaneo per cercare di porre il freno alla, forse inevitabile, chiusura definitiva dell’istituto Maria Burgio-Corsello. Onorevoli siciliani, politici locali, giornalisti, parroci, consiglieri comunali e sopratutto dipendenti della stessa struttura si sono dunque dati appuntamento nella giornata di ieri proprio all’interno dei locali dell’Ipab per discutere sulle cause che hanno portato uno dei fiori all’occhiello della città del Parnaso, con ben 135 anni di storia, ad una fine senza dubbio ingloriosa. Durante l’assemblea cittadina, aperta al pubblico, si sono avvicendati vari interventi i quali hanno evidenziato le gravi condizioni lasciate in essere da quella che pare sia stata una mala gestione dell’istituzione pubblica di assistenza e beneficenza che ha fatto scorrere via fiumi di denaro, culminati non solo con circa 100.000 mila euro di debito ( per il quale pare che sia già pronto un piano di rientro), ma sopratutto con la mancata percezione dello stipendio per 5 lunghi anni da parte dei dipendenti che, mossi dalla pura passione di aiuto al prossimo, hanno continuato a prestare servizio agli ospiti anziani. Quella di Canicattì non sarebbe la sola struttura a rischio ma, stando ai dati, ce ne sarebbero ben 147 comprendenti al loro interno 750 dipendenti pubblici di ruolo oltre a circa 1.300 tra lavoratori a tempo determinato e professionisti in convenzione ad assistere oltre 2.500 utenti (anziani, minori, disabili e immigrati). Già da tempo i parlamentari siciliani hanno espresso la piena volontà dell’Ars di risolvere il problema delle Ipab che operano in Sicilia con la presentazione di un importantissimo disegno di legge, firmato dal presidente della prima Commissione legislativa on. Stefano Pellegrino, dall’on. Giovanni Roberto Di Mauro e dal’on. Angela Foti, che verrà discusso, dopo la pausa estiva, nella prima commissione “Affari Istituzionali” per essere incardinato all’interno dei lavori d’Aula.

Di Pietro Geremia

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.