“Il 2020 è stato un anno tragico, e tale rimarrà nei nostri ricordi. Ma la nostra Comunità, e non solo, avrà un motivo per ricordarlo anche con gioia. Pochi minuti fa è arrivata la notizia che da tempo aspettavamo.

Dopo il rincorrersi di voci, finalmente c’è l’ufficialità: il Santo Padre, Papa Francesco, ha promulgato il decreto che proclama Beato il nostro Rosario Angelo Livatino.

Il faro di Fede e Giustizia acceso dal suo martirio per mano mafiosa, illuminerà per sempre la nostra Città. Per tutti noi è la chiamata ad una grande responsabilità: seguire il suo esempio di vita e sacrificio, nella quotidianità delle nostre azioni. Ma non posso non rimarcare che la beatificazione del giudice Livatino rappresenta una ineguagliabile opportunità per la nostra Città. Un’opportunità da cogliere con rispetto e condivisione.

Rispetto principalmente per la sua luminosa memoria e per l’affetto della sua famiglia e dei suoi amici. Condivisione, perché adesso più che mai è patrimonio universale. Ma anche un’opportunità da difendere.In questa occasione gioiosa non possiamo però dimenticare il doloroso momento che stiamo attraversando. Preghiamo il Beato Rosario Angelo Livatino che interceda per noi, per far cessare il male prodotto dal terribile virus”.

Così il sindaco di Canicattì Ettore Di Ventura, in un post sulla propria pagina Facebook, fa sapere a tutta la cittadinanza canicattinese e non solo la notizia che finalmente tutti i devoti al giudice Rosario Livatino, dopo i tanti miracoli accertati dal Vaticano, attendevano con ansia.

Il giudice Rosario Livatino nel 21 settembre del 1990 mentre era giunto, a bordo della sua Ford Fiesta senza scorta da lui non voluta, lungo la SS 640 Agrigento-Caltanissetta nel viadotto Gasena, fu prima affiancato da una macchina guidata da Gaetano Puzzangaro che, tamponandolo, gli fece perdere il controllo per poi, dopo un vano tentativo di fuga nelle campagne, giustiziarlo con 2 colpi di pistola.”

Di Salvatore Gioacchino Cacciato