
Gli agenti del commissariato di Canicattì, agli ordini del vice questore Cesare Castelli, hanno eseguito una misura cautelare a carico di un 40enne che vessava la propria madre, ultrasettantenne, addirittura costretta ad abbandonare la casa per evitare il peggio.
Trattasi di un classico codice rosso e per questo al termine di una velocissima indagine per accertare i fatti l’autorità giudiziaria (gip su richiesta urgente del PM) ha emesso il provvedimento cautelare (allontanamento dalla casa familiare con prescrizione di divieto di avvicinamento alla madre) .
L’indagato è ritenuto responsabile di reiterate vessazioni sia fisiche che morali attuate mediante umiliazioni, percosse e minacce, con gravi offese e richieste di denaro. Con tali comportamenti, l’uomo ha posto l’anziana madre in un continuo stato di soggezione e prostrazione psicologica, rendendo abitualmente dolorosa la vita familiare (vivevano assieme).
Infatti la madre, per sottrarsi a tali gravi comportamenti, aveva abbandonato l’abitazione ed era andata a vivere con un familiare. Con la misura che è stata irrogata dal GIP, su richiesta del PM e notifica dal Commissariato al termine di attività d’indagine, l’indagato è stato allontanato dalla casa familiare con divieto di accedervi senza autorizzazione del giudice e con prescrizioni di non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa e di non comunicare con la madre con qualsiasi mezzo.