Attualmente a Canicattì ci troviamo in  uno scenario surreale dove si assiste continuamente sui social a dibattiti che vedono contrapporsi chi lamenta chiusure troppo blande, assenza di controlli, eccezioni troppo numerose, tanto da vanificare tutto e chi invece ritiene che è giusto andare avanti senza ulteriori chiusure invocando solamente il buon senso dei cittadini.

Il Sindaco Di Ventura prende atto che le norme regionali alla luce dei dati del contagio e degli screening fatti gli impediscono ulteriori restrizioni e di fatto la confusione regna sovrana.

A mio avviso, la zona rossa, per come è stata concepita finora serve a ben poco,  solo il  lockdown, come ad inizio pandemia, potrebbe allentare la pressione e far vedere una diminuzione dei contagi ma va considerato che la situazione è diversa rispetto ad un anno fa, adesso c’è il vaccino, c’è maggiore conoscenza sulle cure e , cosa da non trascurare, non si può più restare a casa senza lavorare perché se non si muore di Covid si muore di fame!!!

Un anno di lockdown a singhiozzo non è servito a nulla, attività chiuse da 10 mesi non hanno fatto diminuire i contagi, a cosa è servito, ad esempio, chiudere palestre e piscine per quasi un anno se i dati epidemiologici invece di diminuire hanno evidenziato un incremento delle persone contagiate, l’unico risultato certo ottenuto finora è stato il fallimento e l’indebitamento di centinaia di attività.

Chi non ha almeno uno stipendio fisso in casa e vive solo dei proventi di attività imprenditoriali, con perdite di decine di migliaia di euro e ristori ridicoli, è destinato a fallire se non riprende a lavorare!!!

Si cerchino soluzioni diverse invece di invocare chiusure, finora la rabbia e le proteste dei cittadini sono state composte ma la cronaca nazionale di questi giorni ha già fatto vedere come il malessere degli imprenditori non può più essere contenuto!!!

In merito alle attività sportive, ho sempre detto che non siamo negazionisti. Non vogliamo né mai abbiamo voluto rischiare la nostra salute, tantomeno quella dei nostri clienti. Chiediamo dunque una data certa per la riapertura in sicurezza. Lo sport non è derubricabile ad mera attività ludica.

Lo sport cura il corpo e la mente. Lo sport rappresenta una cura per molte malattie invalidanti. Un’integrazione per i diversamente abili, una scuola di vita per i giovani (un modo sano di socializzare, imparando i valori del fair play, rigettando cyberbullismo e dipendenze da tecnologia e sostanze varie).

La mia impressione è che si stia operando in modo da causare l’estinzione dell’intero comparto, lasciandolo senza una guida e senza tutela alcuna. Tra le varie conseguenze ci sarà la chiusura di migliaia di attività che non riusciranno a riaprire, l’aumento inevitabile della disoccupazione, l’aggravarsi di patologie e il ritardo nei recuperi dagli infortuni.

Si attuino controlli serrati punendo severamente chi non rispetta le regole e si organizzino campagne di sensibilizzazione sull’uso corretto delle norme che impediscono ulteriori contagi …solo così si potrà vedere la luce in fondo a questo lungo tunnell!!!

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.