In merito alla variazione della destinazione d’uso dell’area della Villa Comunale, che sarà discussa nel Consiglio comunale del 29 maggio e prevede una riduzione del suo perimetro storico per circa 247,25 metri , riceviamo e pubblichiamo una nota del presidente del Civico consesso , Alberto Tedesco.
Di seguito la nota integrale:
“Nel prossimo Consiglio Comunale, convocato per il 29 maggio, tra le proposte inserite all’ordine del giorno sarà discusso un argomento estremamente delicato e importante per la città, consistente nella ristrutturazione dello stadio “Carlotta Bordonaro”.
Sulla base del progetto approntato dagli uffici comunali, il Consiglio sarà chiamato a deliberare su una variazione della destinazione d’uso dell’area della Villa Comunale, ovvero su una riduzione del suo perimetro storico per circa 247,25 metri complessivi su una fascia parallela a ridosso del muro che confina con lo stadio.
E’ evidente che ogni decisione su questo argomento deve essere ponderata, ragionata da diversi punti di vista, poiché investe tantissimi aspetti della vita della nostra comunità: prima di tutto, l’identità e la storia. La Villa comunale è un patrimonio che non ha mai subito riduzioni di superficie sin dal suo impianto, tra pochi anni potremo celebrare il centenario dalla realizzazione; essa è segno distintivo di civiltà, come il teatro, le piazze e gli altri monumenti.
La variazione prevista, inoltre, investe la questione ambientale, perché è l’unico polmone verde della nostra città e ogni intervento diretto a una sua diminuzione, fosse anche di un albero o di un millimetro di terreno, è una riduzione degli spazi verdi presenti nel nostro territorio.
Un’opera che è stata abbellita e migliorata durante l’amministrazione guidata dal Sindaco Scrimali, la cui amministrazione progressista ho avuto l’orgoglio di sostenere in Consiglio Comunale.
Ogni deliberazione che riguardi l’alterazione della Villa Comunale, dunque, deve essere vagliata con particolare attenzione e lungimiranza, perché è evidente che la decisione che sarà presa in Consiglio Comunale sarà una decisione di valenza storica, di progettualità urbanistica, di cui gli studiosi locali ricorderanno l’esito e che deve essere svincolata da valutazioni di corto respiro.
Tutti noi siamo convinti e desiderosi che Canicattì abbia diritto ad avere uno stadio degno di questo nome. Una struttura capace di essere volano per la crescita dello sport – con la valenza agonistica e educativa – nella nostra città.
Per tali motivi, per la delicatezza di questo argomento che investe temi di natura storica, urbanistica, funzionale, di politica sportiva, proporrò in Consiglio che la decisione sul punto sia sottoposta ad un rinvio, affinché siano valutate soluzioni tecniche che salvaguardino l’integrità della Villa Comunale e per fare in modo che attraverso il confronto con gli architetti, gli ingegneri, le associazioni culturali e sportive presenti nel territorio, maturi la decisione più giusta per il futuro della nostra comunità”.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Canicattì
Alberto Tedesco
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