Su disposizione del Gip del Tribunale di Catania, la Guardia di finanza ha sequestrato Il “Centro di Medicina della Riproduzione e Infertilità”. Secondo l’accusa, gli indagati, il ginecologo e l’anestesista, in concorso con un infermiere, avrebbero redatto e sottoscritto i registri di alcuni interventi operatori avvenuti presso il centro attestando falsamente che erano stati eseguiti in presenza del medico anestesista. Le indagini si sono avvalse di intercettazioni ambientali e telefoniche oltre che di riscontri documentali e servizi di osservazione, pedinamento e controllo. Un accurato lavoro quello effettuato dalla guardia di finanza che ha permesso di identificare e fermare l’ennesima truffa sanitaria attuata in Sicilia.
Di Pietro Geremia
Foto d’archivio