Appuntamento in Piazza Borgo alle 17 per un evento di resistenza e celebrazione della diversità.

La città di Catania si prepara a vivere un pomeriggio di festa e rivendicazione, con il Catania Pride 2024 che si terrà oggi, sabato 15 giugno. L’evento prevede una massiccia partecipazione di cittadini e visitatori, tutti uniti sotto lo slogan “Resistenza queer”.

In un’epoca in cui le minoranze sessuali e di genere affrontano sfide crescenti, il corteo mira a essere una potente dimostrazione di solidarietà e resistenza.

Il concentramento dei partecipanti avrà inizio alle 17:00 in piazza Borgo, per poi spostarsi in corteo alle 18:30. La marcia partirà da Piazza Cavour, si snoderà lungo la pittoresca via Etnea e concluderà il suo percorso in Piazza Università.

Questo itinerario non solo attraversa alcuni dei luoghi più emblematici della città, ma funge anche da palcoscenico per la visibilità e l’affermazione dei diritti LGBTQ+.

Al termine del corteo, i festeggiamenti continueranno all’Esagono Beach Club di Acicastello, dove è prevista una grande festa finale. Questo momento di condivisione e gioia vuole rafforzare i legami della comunità e celebrare le conquiste ottenute, pur rimanendo vigili contro le discriminazioni che persistono.

La scelta del tema “Resistenza queer” riflette una posizione chiara contro le politiche e le mentalità oppressive. Il Pride di quest’anno, infatti, si posiziona apertamente contro il patriarcato e i sistemi di potere che relegano al margine chi non aderisce alla norma socio-culturale predominante. Questa manifestazione si annuncia come un catalizzatore per il cambiamento, invitando tutti a partecipare attivamente nella lotta per una società più equa e inclusiva.

Il Catania Pride 2024 si impegna inoltre a sostenere cause globali, come la lotta contro le atrocità in Palestina e le guerre in generale, sottolineando il suo impegno antifascista e la volontà di essere parte di un movimento globale per i diritti umani.

In conclusione, il Catania Pride non è solo una festa, ma un’importante occasione di riflessione e azione politica, che si fa portavoce di tutte quelle “soggettività marginalizzate” che aspirano a un futuro di pari diritti e opportunità.