Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, violazione delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro nonché impiego di manodopera in nero. E’ questa l’accusa con cui due imprenditori di Zafferana Etnea sono arrestati in flagrante da parte dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania, coordinati da Domenico Amich, capo dell’Ispettorato territoriale del lavoro etneo, con l’ausilio dei militari della Compagnia di Caltagirone. Nel dettaglio, sembra che durante un’ispezione a sorpresa in un’impresa agricola sita tra Caltagirone e Lentini, le forze dell’ordine avrebbero trovato 4 lavoratori romeni impiegati in condizioni di sfruttamento, in totale assenza di ogni norma di sicurezza ed ospitati nelle pertinenze degli stessi fondi agricoli in precarie condizioni igienico-sanitarie con uno stipendio di sole 20 euro a testa per ben 13 ore di impiego quotidiano in netto contrasto quindi con i contratti di lavoro nazionali.
Di Pietro Geremia