Pene severe per chi guida con il cellulare in mano: ritiro della patente immediato fino a 6 mesi
E’ stato approvato l’emendamento che inasprisce le pene per chi viene beccato con il cellulare in mano mentre si trova alla guida. La distrazione fino adesso è stata una delle più frequenti cause di incidenti mortali. Per bloccare questo fenomeno le Istituzioni hanno messo in atto un giro di vite per chi viene beccato a parlare al telefonino o utilizza altri dispositivi elettronici mentre è alla guida. Già alla prima infrazione è in arrivo l’immediata sospensione della patente fino a tre mesi, che potranno diventare sei in caso di recidiva. Inoltre aumentano le sanzioni pecuniarie e la decurtazione di punti sulla patente. E’ l’emendamento presentato ed approvato, dal presidente della Commissione Trasporti della Camera, Michele Meta al disegno di legge sulle modifiche all’articolo 173 del codice della strada inerente la distrazione alla guida e l’utilizzo di dispositivi elettronici al vaglio della Commissione. Con l’emendamento si modifica la misura che invece prevedeva la sospensione della patente di guida soltanto alla seconda infrazione in due anni. Più in generale il provvedimento è volto anche a garantire una maggiore sicurezza sulla strada per i ciclisti e bimbi a bordo. “Quando le tecnologie diventano un fattore di distrazione, come testimoniano gli studi recenti sulle cause degli incidenti stradali – ha commentato il presidente Meta – bisogna avere il coraggio di rispondere con una norma choc come questa”. Oltre all’immediata sospensione della patente per chiunque faccia uso di smartphone e altri dispositivi elettronici durante la guida, ci sono ”l’obbligo per gli automobilisti di mantenere una distanza di sicurezza di almeno un metro e mezzo dai ciclisti, in fase di sorpasso” e ”l’obbligo di dotarsi di seggiolini con dispositivi anti abbandono di bambini in auto”. Accanto ”alla norma salva ciclisti, abbiamo previsto – aggiunge il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini – ingenti investimenti sulle quattro grandi ciclovie italiane e altri sono previsti nel prossimo piano città”.