È all’esame della IV Commissione dell’ARS il Disegno di Legge n°519, varato dal Governo Regionale, per il recepimento del nuovo codice dei contratti. Sono stati già sentiti gli addetti ai lavori, tra i quali l’Ance e i rappresentanti degli Ordini delle professioni tecniche, che hanno giudicato positivamente il Disegno di legge varato dalla Giunta Schifani, grazie all’impegno dell’assessore al ramo Alessandro Aricò e al proficuo lavoro svolto dal Dipartimento Regionale Tecnico, diretto da Duilio Alongi.
“E’ una legge importante – afferma il presidente dell’Ordine degli architetti, Rino La Mendola – fondamentale per accelerare l’iter di approvazione dei progetti e per offrire dunque alle nostre amministrazioni nuovi strumenti agili e veloci, indispensabili per rispettare le rigide scadenze del PNRR”.
I rappresentanti degli Ordini professionali, nel corso dell’audizione, hanno contestualmente suggerito l’integrazione del testo in esame per superare alcune criticità del Codice dei contratti che la Regione si accinge a recepire, soprattutto nella parte in cui subordina l’accesso al mercato dei liberi professionisti al fatturato maturato negli ultimi tre anni, sbarrando di fatto la strada dei lavori pubblici ai giovani e alle strutture professionali medio-piccole.
I suggerimenti del mondo delle professioni sono stati immediatamente condivisi dall’onorevole Giusy Savarino, che ha già anticipato la presentazione, non appena sarà aperta la finestra temporale riservata alle proposte parlamentari, di un emendamento finalizzato a consentire ai liberi professionisti la dimostrazione dei requisiti economico-finanziari, necessari per partecipare alle gare di progettazione, con una semplice polizza assicurativa (in alternativa al fatturato degli ultimi tre anni) e a introdurre l’opzione, per i vincitori dei concorsi di progettazione, di dimostrare il possesso dei suddetti requisiti economico-finanziari, anche costituendo un raggruppamento temporaneo a valle della proclamazione, nella fase di affidamento della progettazione esecutiva.
“Puntiamo all’accoglimento dell’emendamento dell’onorevole Savarino – conclude La Mendola – per migliorare il già positivo testo della legge varata dal Governo regionale, segnando così un passo fondamentale per aprire il mercato dei lavori pubblici ai giovani e agli studi professionali medio-piccoli e per restituire potere contrattuale ai professionisti di talento, con notevoli vantaggi per la qualità delle nostre città”.