Il Giudice per le Udienze Preliminari (GUP) di Palermo, Ivana Vassallo, ha emesso dieci condanne nei confronti dei membri di Cosa Nostra e Stiddra.
Questo verdetto segue l’inchiesta “Condor”, mirata a smantellare un’alleanza tra le due organizzazioni mafiose che avevano superato le storiche inimicizie per cooperare.
La pena più severa, venti anni di carcere, è stata assegnata a Giuseppe Chiazza, 51 anni, figura prominente della Stiddra di Canicattì.
Nicola Ribisi, 43 anni, di Palma, presunto nuovo capo della famiglia locale di Cosa Nostra, è stato condannato a dieci anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Il procuratore Claudio Camilleri aveva richiesto venti anni per entrambi.
Tra le altre condanne, Domenico Lombardo ha ricevuto dieci anni e quattro mesi, Luigi Montana tre anni, sei mesi e venti giorni, e Giuseppe Sicilia nove anni, dieci mesi e quindici giorni.
Altri condannati includono Luigi Pitruzzella, Baldo Carapezza, Rosario Patti, Francesco Centineo e Ignazio Sicilia. Giuseppe Sicilia, considerato il capo della famiglia di Cosa Nostra di Favara in altre indagini, era accusato di estorsione e incendio doloso. Tuttavia, l’aggravante mafiosa è stata esclusa dal giudice.
Le organizzazioni di Cosa Nostra e Stiddra sono state anche implicate in un esteso traffico di droga per finanziare le loro attività. Il collegio giudicante includeva gli avvocati Salvatore Cusumano, Giuseppe Barba, Antonella Arcieri, Salvatore Manganello, Diego Giarratana, Daniela Posante e Santo Lucia.