Prima di acquistare un’automobile bisognerebbe sempre informarsi sui consumi medi di carburante previsti per quel particolare modello; le vetture con un motore potente di solito consumano di più eppure lo stesso problema di consumi eccessivi può essere riscontrato anche se si acquista un’auto usata. Non si tratta di un problema senza soluzione; con un po’ di accortezza ed esperienza si può risparmiare sulla spesa del carburante.
In questo articolo si scopriranno tre modalità per ridurre il consumo legato all’uso della propria vettura.
Lo stile di guida
Il consumo di carburante è una conseguenza anche dello stile di guida. La guida sportiva è sicuramente quella più dispendiosa, al contrario di quella caratterizzata dall’uso delle marce alte; le marce non andrebbero “tirate”: significa che il contagiri non dovrebbe mai salire al di sopra di quota 2000/2500.
Guidare bene significa condurre l’auto in maniera più morbida, senza frenare o accelerare spesso. La velocità dovrebbe essere costante e si dovrebbe scalare di marcia solo quando è davvero necessario. Per quanto riguarda il motore, esso andrebbe spento durante le soste.
A questo proposito, molte auto moderne sono dotate della tecnologia start&stop, che non solo permette di inquinare di meno ma anche di ridurre le spese per il carburante.
La resistenza al rotolamento è un fattore determinante da considerare, se si vuole risparmiare sul carburante. Che cos’è la resistenza al rotolamento? Si tratta dell’attrito che incontrano gli pneumatici durante la marcia, se hanno una pressione interna inferiore alla norma. Le gomme sgonfie dunque incidono, incrementando del 10% lo spreco di carburante durante la guida.
Un consiglio utile è anche quello di restare sulla propria corsia, quando si è in attesa in coda, per esempio sull’autostrada. Il cambio continuo alla ricerca della corsa più rapida incrementa il consumo di carburante.
Motore giusto in base alle esigenze
I motori delle automobili non sono tutti uguali; ci sono quelli costruiti con una tecnologia migliore, più moderna; altri invece sono più semplici, perché le case produttrici non hanno investito nell’innovazione.
Le auto sportive, quelle che garantiscono, per esempio, un’accelerazione da 0 a 100km/h in un tempo inferiore ai 5 secondi sono sicuramente quelli che consumano più carburante; non si tratta di utilitarie progettate per la città ma sono auto pensate per correre, magari su strade extraurbane.
Generalmente le cosiddette urban cars consumano meno, così come un’auto ibrida permette un risparmio innegabile rispetto a un’auto a combustione interna.
I motori ibridi prevedono sia l’alimentazione elettrica che quella a combustione interna; procedendo con una velocità di marcia inferiore ai 50 km/h l’alimentazione resta quella elettrica e non vi è alcun consumo di carburante. Inoltre, il motore elettrico agisce sia come un vero e proprio motore sia come generatore di corrente.
Per esempio, grazie alla frenata rigenerativa si converte in elettricità l’energia cinetica accumulata durante la marcia. Grazie a questa tecnologia il proprietario di un’auto ibrida riesce a risparmiare dal 5% all’8% sul consumo di carburante.
Distributori con prezzi migliori
Fare attenzione al prezzo esposto sui tabelloni delle stazioni di servizio è un primo step verso la riduzione della spesa di carburante. Tuttavia, il modo migliore per risparmiare è quello di rifornirsi presso le pompe bianche. I distributori di benzina bianchi non appartengono alle compagnie petrolifere che monopolizzano il mercato; sfruttano la filiera corta permettendo, in alcuni casi, un risparmio di circa 10 centesimi al litro, sia sulla benzina sia sul diesel.
Il carburante in vendita presso tali distributori non è di qualità inferiore a quello presente sul mercato; le pompe sono dotate di rilevatori delle impurità e il carburante rispetta tutti i criteri di qualità previsti. Secondo alcune stime, rifornendosi abitualmente alle pompe bianche, si possono risparmiare anche 200 euro in un anno.
Per rintracciare i distributori della filiera corta è sufficiente scaricare un’apposita applicazione per smartphone, che permette di trovare la pompa bianca più vicina alla propria posizione.
Un’alternativa potrebbe essere quella di fare il pieno di carburante alla pompa self-service; di notte sono quasi tutte attive ma se ne trovano anche di giorno.