Nel 2022, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ha bandito un concorso pubblico per la copertura di sette posti a tempo indeterminato per Tecnico Sanitario di Radiologia Medica, categoria D, oltre ad altri profili professionali.

Dopo la prova scritta del concorso, alcuni candidati non ammessi alla prova pratica hanno mosso delle contestazioni riguardanti irregolarità nella composizione della Commissione esaminatrice, che avrebbero potuto inficiare l’intera procedura concorsuale.

I candidati esclusi, assistiti dagli avvocati Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Mario La Loggia, hanno proposto un ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana per annullare gli atti della Commissione, sospettando violazioni dell’imparzialità dovute alla partecipazione politica di alcuni membri della Commissione.

In particolare, si è scoperto che uno dei commissari aveva partecipato a elezioni comunali nell’agrigentino prima di essere nominato nella Commissione, e il Presidente della Commissione era stato nominato assessore in un altro comune dopo la sua nomina.

Queste posizioni politiche avrebbero potuto compromettere l’imparzialità richiesta dalla normativa vigente, portando alla possibile illegittimità della composizione della Commissione e degli atti derivanti.

I legali hanno anche evidenziato che i criteri di valutazione della Commissione erano stati stabiliti solo dopo aver conosciuto i nomi dei candidati, sollevando ulteriori dubbi sulla garanzia di imparzialità del processo.

Di fronte a tali questioni, il CGARS (Consiglio di Garanzia Amministrativa Regionale Siciliano) ha esaminato il caso e, il 20 maggio 2024, ha emesso un parere favorevole per l’accoglimento dell’istanza cautelare, sostenendo la sospensione della procedura concorsuale. Questo parere, reso vincolante dalla sentenza della Corte Costituzionale n°63 del 2023, impone al Presidente della Regione Siciliana di sospendere ufficialmente il concorso.

Questa decisione sottolinea l’importanza dell’integrità e dell’imparzialità nelle procedure concorsuali pubbliche, riaffermando la necessità di un rigoroso rispetto delle normative per garantire la correttezza e la trasparenza nell’assegnazione di ruoli pubblici.