Sicilia, sospensione trasporti

La Dott.ssa V. C., originaria di Agrigento, ha ottenuto un importante successo giuridico dopo una lunga battaglia legale con la Regione Siciliana riguardante il suo inquadramento lavorativo.

Nonostante avesse vinto un concorso per 70 posti di Dirigente Tecnico Archeologo, la Regione l’aveva inquadrata come Funzionario di categoria D, sostenendo che i vincitori non potessero essere inseriti nella terza fascia dirigenziale a causa di normative introdotte successivamente al bando di concorso.

La Dott.ssa V.C. ha impugnato questa decisione nel 2005, chiedendo l’annullamento del provvedimento che non la riconosceva come dirigente di terza fascia.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, nel 2007, si è espresso a favore della Dott.ssa V.C., ma il Presidente della Regione Siciliana ha respinto il ricorso nel 2011, citando una norma che gli avrebbe permesso di decidere in maniera difforme.

La Dott.ssa V.C., assistita dagli avvocati Girolamo Rubino e Calogero Marino, ha contestato questa decisione, sottolineando come tale applicazione violasse il principio di uguaglianza.

La questione è stata portata davanti alla Corte Costituzionale che, nel 2023, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma contestata, stabilendo che il Presidente della Regione non potesse discostarsi dal parere del CGA.

Questa sentenza ha permesso l’accoglimento dell’appello della Dott.ssa V.C. da parte del CGA, che ha ordinato il suo inquadramento come dirigente.

Nonostante ciò, l’Ufficio Legislativo e Legale della Presidenza della Regione Siciliana ha tentato un ulteriore riesame della decisione, invocando divergenze interpretative rispetto alla giurisprudenza della Corte di Cassazione.

Gli avvocati Rubino e Marino hanno però sottolineato l’inammissibilità di tale richiesta, evidenziando l’assenza di fondamenti giuridici validi per un riesame.

Il CGA ha quindi dichiarato inammissibile la richiesta della Regione, confermando l’obbligo di procedere all’inquadramento della Dott.ssa V.C. come dirigente, segnando una vittoria definitiva per la legalità e il rispetto dei diritti dei lavoratori.