Contrasto alla commissione di reati in tempo di coronavirus. Il diffuso obbligo di rimanere a casa inizia a farsi sentire anche sulle persone sottoposte a misure cautelari. Proseguono incessantemente i controlli dei Carabinieri, impegnati nel far rispettare le prescrizioni di contrasto alla diffusione del coronavirus: nella giornata di ieri, tra le maglie serrate delle pattuglie dei militari, sono incappati tre pregiudicati, già sottoposti a misure cautelari. Per i tre è scattato l’arresto e maggiori restrizioni alla loro libertà. Il desiderio di farsi una passeggiata e di prendere una boccata d’aria è stato troppo forte per due licatesi, un 78enne ed un 49enne, che stavano scontando la detenzione domiciliare per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. I Carabinieri della Stazione di Ravanusa li hanno infatti sorpresi, durante un servizio di pattuglia per contrastare la diffusione del coronavirus e per vigilare sull’applicazione delle misure di contenimento disposte dal Governo, mentre si trovavano fuori dalla loro abitazione. I due non solo non hanno saputo giustificare la loro presenza fuori di casa, come previsto dai decreti del Presidente del Consiglio, ma avevano l’obbligo tassativo di rimanere dentro le mura domestiche perché stavano scontando la loro pena. Per loro il Tribunale di Sorveglianza ha ordinato la custodia in carcere. I due sono stati trasferiti alla casa circondariale di Contrada Petrusa ad Agrigento. Caso simile nella Città dei Templi, dove un 28enne pregiudicato, sottoposto ad obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria è stato controllato a bordo della sua auto in Piazzale Giglia a San Leone, in compagnia di un minorenne. Il ragazzo, mostrando segni di nervosismo al controllo, ha convinto i Carabinieri della Stazione di Villaggio Mosè ad approfondire i controlli. Così, all’ interno del vano portaoggetti della macchina, sono sbucate dieci dosi di marijuana, già confezionate e pronte per essere vendute. In questa occasione l’Autorità Giudiziaria ha aggravato immediatamente la misura nei confronti del giovane, sottoponendolo agli arresti domiciliari. Si tratta di un altro risultato dei Carabinieri di Agrigento, conseguito, negli ultimi giorni, a seguito della fitta rete di controlli in tutta la provincia contro la diffusione del virus. Nei giorni passati numerose sono state le segnalazioni a carico di cittadini trovati ingiustificatamente al di fuori della loro abitazione, a fronte di altri, la maggior parte, che diligentemente in questi giorni stanno rimanendo a casa, nel rispetto delle direttive emanate.