A seguito di numerose segnalazioni giunte in redazione, riguardanti presunti casi di gente che a Canicattì, nonostante l’accertata positività al Covid-19, è stata vista in giro in palese violazione della quarantena obbligatoria vogliamo ricordare che un comportamento simile, non solo è eticamente scorretto poichè mette a rischio la salute pubblica ma porta gravi conseguenze anche dal punto di vista penale.

Sembrava fosse chiaro che chi è positivo al coronavirus deve stare a casa e invece ancora non lo è, visto che non è possibile attuare un controllo capillare su tutti i cittadini, l’invito è alla massima prudenza: distanziamento, mascherina e igienizzazione continua della mani.

Ma vediamo nel dettaglio cosa rischia chi viola la quarantena obbligatoria:

Chi ha contratto il Covid-19 ma non rispetta le restrizioni può incorrere in una sanzione penale con l’arresto da 3 a 18 mesi, oltre che in un’ammenda da 500 a 5.000 euro, in particolare, se la violazione della quarantena da parte di un positivo porta effettivamente ad altri contagi collegati (e quindi alla diffusione della malattia), può scattare la denuncia per gravi reati (epidemia, omicidio, lesioni).

I gravi reati possono essere puniti con pene severe che possono arrivare fino all’ergastolo.

In generale invece, in caso di violazione dell’isolamento fiduciario, si prevede una sanzione amministrativa in denaro (da 400 a 3.000 euro). Se la violazione avviene con l’utilizzo di un veicolo, le sanzioni possono arrivare fino a 4.000 euro.

Oltre a questo, in caso di violazione delle misure di contenimento previste per pubblici esercizi, attività sportive, ludiche o di intrattenimento, attività di impresa o professionali e commerciali, può essere imposta la immediata sospensione dell’attività fino a 30 giorni.

In caso di reiterazione, le sanzioni pecuniarie sono raddoppiate (quindi da 800 a 6000 euro oppure 8.000 euro se commesse con l’utilizzo di un veicolo), mentre quella accessoria è applicata nella misura massima.