Inizia male il mese di dicembre per il governo Conte alle prese con le nuove restrizioni in vista delle vacanze natalizie. Nel Dpcm numero 158, quello che contiene le restrizioni nel periodo natalizio, ci sarebbe una grossa dimenticanza.

Chi lo ha redatto ha inserito i limiti agli spostamenti dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, limiti che riguardano il divieto di spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse Regioni o Province autonome a meno che non sia motivato da esigenze lavorative, di salute o di necessità.

Ancora più stringenti sono i vincoli stabiliti per le giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno posto che nei giorni citati (25 e 26 dicembre 2020 e 1° gennaio 2021), non sarà possibile uscire dal proprio Comune, tranne che per le già citate eccezioni: salute, lavoro, necessità ma non è stata inserita nessuna sanzione in caso di trasgressione dei suddetti divieti.

Una “svista” non di poco conto, che rischia di diventare una “lascia passare” valido per tutti, anche per chi non rispetterà le regole.

L’unico appiglio possibile, se l’Esecutivo non interverrà per cambiare la situazione (con appositi emendamenti al decreto), rimane l’art. 650 del codice penale, “Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità“, secondo cui:

“Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato [337, 338, 389, 509], con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 206”

Intanto secondo il consigliere del ministero della Salute e docente di Igiene alla Cattolica di Roma, Walter Ricciardi , “dicembre e gennaio saranno mesi terribili“.

“Siamo nel pieno della seconda ondata di Covid-19 – commenta Ricciardi – è molto importante continuare a rispettare le regole, dicembre e gennaio saranno due mesi terribili per due motivi: da una parte per i problemi nell’accesso ai servizi e dall’altra per le tante differenze a livello regionale che derivano dalla mancanza di risorse, in parte e dal fatto che i fondi sono stati usati in modo diverso a seconda della capacità gestionale delle Regioni” ha detto Ricciardi.

E’ molto importante quindi continuare con il rispetto delle regole, sia a livello individuale che da parte degli organismi istituzionali – ha aggiunto – dobbiamo darci tutti da fare.

C’è purtroppo una asimmetria tra la percezione che i cittadini hanno quando stanno bene, e si permettono in alcuni casi di fare anche i negazionismi, e quello che accade quando entrano in ospedale; quando dicono: ci siamo sbagliati. Me lo raccontano tanti colleghi.

Ma il cittadino deve considerare il Sistema sanitario nazionale come una cosa importante quando è sano, non quando è malato. A volte bisogna essere consapevoli – conclude – che è questo il patrimonio più importante da tutelare.”