In seguito ad una aggressione subita da parte di un dipendente del sito archeologico delle fortificazioni greche di Caposoprano di Gela, da parte di alcuni cani randagi, la sovrintendenza ha deciso la sua chiusura temporanea. Durante il consueto giro di controllo a cui il custode si stava accingendo lungo le così dette “mura timoleontee” risalenti al  IV secolo avanti Cristo, un branco di circa 10 cani randagi sembra che abbiano provato ad avventarsi sull’uomo che, grazie ad uno scatto felino, sarebbe fortunatamente riuscito a mettersi in salvo. Quella avvenuta nei giorni scorsi non è comunque una novità dato che il sito archeologico era stato già chiuso per alcuni giorni  a causa della presenza di cani che riuscivano a entrare attraverso fori scavati dagli stessi randagi sotto la rete di recinzione Dello spiacevole inconveniente è stata comunque informata la direzione direzione locale e quella regionale le quali hanno deciso per una temporanea chiusura del parco in attesa di un apposito sopralluogo da parte degli ispettori del dipartimento dei Beni culturali di Palermo.

Di Pietro Geremia

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.