I dati sulla sanità italiana forniti dall’Istat sono allarmanti: sempre più italiani rinunciano alle cure a causa di liste d’attesa interminabili, difficoltà economiche e servizi poco accessibili.

L’associazione Codici esprime forte preoccupazione riguardo a questa tendenza preoccupante. Durante la sua audizione sulla Manovra, il presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli, ha illustrato la situazione citando l’indagine “Aspetti della vita quotidiana”, che ha raccolto informazioni su coloro che, pur avendone bisogno, hanno dovuto rinunciare a visite specialistiche o accertamenti diagnostici.

“I numeri dell’Istat sono drammatici”, dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici. “Questi dati confermano la crisi profonda della sanità italiana.

Il 7,6% dei cittadini ha rinunciato a curarsi nel 2023, rispetto al 6,3% del 2019. Si tratta di una tendenza preoccupante che mostra come i tempi per una visita specialistica siano troppo lunghi, molti cittadini si trovino in condizioni economiche precarie e i servizi sanitari siano spesso scomodi o difficili da raggiungere.”

Secondo l’indagine dell’Istat, liste di attesa interminabili, difficoltà economiche e servizi sanitari poco pratici sono i principali fattori che spingono un numero sempre maggiore di italiani a rinunciare alle cure necessarie.

“Sono anni che si lanciano allarmi sulla sanità italiana,” prosegue Giacomelli, “ma purtroppo, fino ad oggi, si è andati avanti solo con promesse, senza reali soluzioni ai problemi strutturali del sistema sanitario.”

L’associazione Codici chiede interventi urgenti e concreti per ridurre i tempi di attesa, migliorare l’accessibilità economica ai servizi e garantire che tutti gli italiani possano usufruire delle cure di cui hanno bisogno.

L’accesso alla sanità è un diritto fondamentale, e il crescente numero di persone che rinunciano a curarsi evidenzia l’urgenza di un cambiamento strutturale del sistema sanitario nazionale.

Per affrontare la crisi della sanità italiana, è necessario un impegno immediato e coordinato, capace di offrire soluzioni concrete e migliorare la qualità e l’accessibilità dei servizi sanitari pubblici, affinché nessuno sia costretto a rinunciare alle cure per motivi economici o logistici.