Una donna è deceduta a seguito di un’infezione contratta dopo un intervento chirurgico.
La sua famiglia chiede ora un risarcimento all’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Agrigento, accusando gravi negligenze.
Gli eventi, avvenuti a giugno di alcuni anni fa, sono stati caratterizzati, secondo i difensori della famiglia, da omissioni diagnostiche, cure farmacologiche inadeguate, ricovero in un ambiente non sicuro e una scarsa monitorizzazione dei parametri vitali.
La famiglia attribuisce la causa del decesso a una malpratica sanitaria da parte dei medici dell’unità operativa di chirurgia generale e della rianimazione dell’ospedale, sostenendo che l’ASP non abbia agito adeguatamente.
Di fronte alla richiesta di risarcimento avanzata dalla famiglia, l’ASP si difende, affermando che l’analisi della documentazione non evidenzierebbe errori di carattere sanitario.