Tanta è la preoccupazione per il domani incerto di tante imprese. A breve tante imprese chiuderanno e tantissime famiglie rimarranno senza fonte di sostentamento.

Con questo documento ci rivolgiamo alle istituzioni che hanno il dovere di intervenire subito. Si sta per innescare una crisi probabilmente irreversibile per la tenuta del Sistema Paese, non abbiamo più tempo e di conseguenza esortiamo le istituzioni e su tutte il Governo Nazionale ad assumere ogni necessaria decisione in tempi rapidissimi.

Gli effetti del caro energia stanno impattando tutti i settori. Il boom dei costi fissi delle imprese, senza interventi mirati e concreti sta portando alla chiusura. Le imprese hanno già superato il livello di rischio di scarsa tenuta in quanto i costi sono difficilmente ammortizzabili e contestualmente si registra un pericolosissimo crollo di vendite.

È chiaro che il caro energia è il problema numero uno che l’Italia tutta, imprese e famiglie devono affrontare e nessuno può più permettersi di aspettare. Oggi ci troviamo in una situazione mai sperimentata prima dove le analisi che ascoltiamo ogni giorno dal mondo politico appaiono del tutto superate dall’intensità dell’allarme energetico e dal suo riverbero sulle imprese e sulle famiglie.

Senza contare le conseguenze sulla capacità di spesa delle famiglie che innescherà il prevedibile crollo della domanda interna e delle produzioni. servono interventi straordinari condivisi e uguali per tutti.

In attesa che le istituzioni diano un concreto riscontro a questo grido d’allarme il mondo delle piccole imprese non può stare a guardare ed è proprio per questo che stiamo sensibilizzando il territorio agrigentino, il nostro territorio, quello nel quale abbiamo deciso di investire a partecipare alla mobilitazione regionale contro il caro energia dal tema “Diamo luce alla Sicilia. Stop al caro energia. Insieme per riaccendere il futuro delle imprese, dei lavoratori, delle famiglie” che prevede il raduno e la partenza il 7 novembre alle ore 10,00 a Palermo da Piazza Croci e sarà occasione per far sentire il grido d’aiuto di ogni singola impresa, ogni singolo lavoratore, ogni singola famiglia, appartenenti alle nostre stesse comunità.

Quello che da sempre è stato considerato, ed è, il motore dell’economia nazionale il 07 novembre prossimo a Palermo ha deciso di fermarsi ed insieme ai lavoratori, ai pensionati e alle famiglie con la speranza di poter vedere riaccendere il futuro di tutti.

Nessuno deve chiudere la propria attività perché costretti dal l’insostenibilità dei costi. Nessuno deve chiudere a causa delle bollette.

La mobilitazione regionale farà sentire la voce della Sicilia che produce e per dire no al caro bollette, che ha ridotto in ginocchio tutti e il nostro Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Agrigento, convintamente, sostiene e sosterrà, promuoverà ogni utile e necessaria iniziativa affinché arrivi alle istituzioni il malessere, oramai, di intere comunità, le nostre.

Occorrono misure straordinarie e urgenti che consentano la quotidiana continuità lavorativa alle aziende, è indispensabile immediatamente mettere risorse, e l’attuazione di ogni possibile forma di defiscalizzazione delle spese energetiche per aiutare le imprese.

Questo documento è l’appello alle istituzioni del Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Agrigento.

Vuole essere un contributo al territorio di appartenenza, intende sensibilizzare le istituzioni anche ad una attiva partecipazione, necessaria affinché giunga alle aziende un segnale chiaro ed inequivocabile di vicinanza concreta e sostanziale: ogni donna, ogni uomo che con sacrifici enormi cerca di portare avanti la propria attività imprenditoriale, con onestà, abnegazione e sacrificio, non deve sentirsi solo, ma anzi deve sentirsi compreso e sostenuto dalle istituzioni del territorio.

Al governo regionale e nazionale si chiede d’intervenire subito e con urgenza.