C’è una Napoli segreta dove i turisti hanno paura ad entrare, quartieri in cui del centro storico rimane poco. Forse nulla. Più di qualsiasi altra città italiana, infatti, Napoli racchiude in sé stessa antitesi destinate a rimanere tali per sempre. Da una parte il mare, dall’altra la povertà. Da un lato le bellezze del patrimonio Unesco e dall’altro la miseria degli emarginati.

È lontano dalle luci della ribalta che opera don Antonio Vitiello, in quel Rione Sanità in cui nasceva Totò ed Eduardo De Filippo traeva ispirazione per le sue commedie. Eppure, di finzione, da queste parte, ce n’è davvero poca. Negli anni, il Rione è peggiorato a vista d’occhio, divenendo casa di famiglie in difficoltà economiche, poveri vittime della criminalità organizzata e giovani dal futuro incerto.

Rassegnarsi al peggio, però, non è mai stata un’ipotesi praticabile per don Antonio Vitiello che, nel 1981, ha deciso di fondare qui l’associazione Centro La Tenda Onlus. Ancora oggi, insieme a tantissimi volontari, il sacerdote porta un sorriso a chiunque ne abbia bisogno, trascorrendo le proprie giornate nell’impegno più importante che esista: quello al prossimo.

Don Antonio Vitiello e La Tenda: storia di una storia di accoglienza

Il progetto La Tenda prende avvio nel 1981, quando Don Antonio Vitiello era ancora un giovane sacerdote. In questo paragrafo ricostruiremo la storia di questa bellissima storia di accoglienza nata da un’idea di questo prete illuminato e divenuta ben presto una certezza del Rione Sanità.

  • Nel 1981 La Tenda si rivolge principalmente ai tossicodipendenti e alle famiglie messe in difficoltà dalla droga;
  • Nel 1984 l’Associazione Centro La Tenda entra nel carcere di Poggioreale, dove prende avvio la prima esperienza di recupero per detenuti. Lo stesso servizio viene esteso anche al carcere di Secondigliano, continuando fino al 2009;
  • Nel 1985 viene promossa l’Associazione Famiglie per responsabilizzare e coinvolgere i familiari dei giovani sia come partner terapeutici sia per favorire di azioni di cittadinanza attiva;
  • Dal 1987 al 2001 l’associazione promuove la costituzione di altre 3 cooperative sociali, quali la Cooperativa Sociale Operatori Dimensione Uomo (C.S.O.D.U.), la Cooperativa Sociale Solidarietà Umana (C.S.S.U.) e la Cooperativa Live Group;
  • Nel 1995, La Tenda viene iscritta nell’albo degli enti Ausiliari (DPR 309/90) della Regione Campania, con tantissimi programmi differenziati per i bisognosi del posto;
  • Nel 2000 viene intrapreso un percorso rivolto ai minori del quartiere, con attività di sostegno scolastico e attività socio-ricreative realizzate in rete con le Scuole, i Servizi Sociali e le realtà del terzo settore presenti sul territorio;
  • Nel 2005 sono avviate diverse attività di contrasto della povertà di strada, concretizzata in servizi di ascolto, informazione e orientamento per le persone senza fissa dimora;
  • Nel 2008 gli sforzi sono dedicati all’implementazione di nuovi servizi nell’area minori e famiglie, nell’area contrasto alla povertà e accoglienza immigrati;
  • Nel 2012 diventa realtà l’Ambulatorio Medico, pensato per fornire assistenza sanitaria gratuita alle famiglie del quartiere che vivono in condizioni di precarietà e agli ospiti del centro di accoglienza notturno;
  • Nel 2013 viene inaugurata la Casa Crescenzo, una struttura in cui persone senza dimora, italiani e immigrati, con problemi di salute ottengono l’assistenza socio-sanitaria di cui necessitano;
  • Nel 2014 viene allestita la Farmacia Solidale che consente raccogliere e distribuire medicinali per gli svantaggiati della città;
  • Nel 2016 viene inaugurato il Polo per le Famiglie rivolto ai genitori dei minori del quartiere Sanità.

Ancora oggi, a distanza di 40 anni, Don Antonio Vitiello e i suoi volontari operano con carità e speranza, con un unico, sfidante obiettivo: permettere a quanti passati per La Tenda di ritrovare la forza per riprendere il viaggio interrotto!