Bisognerà attendere due settimane per conoscere il nuovo sindaco di Canicattì. Infatti, nessuno dei quattro candidati in lista Vincenzo Corbo, Ettore Di Ventura, Cesare Sciabarrà e Fabio Falcone è riuscito a vincere al primo turno. Ma le urne un dato lo hanno già sancito. Al ballottaggio andranno l’ex sindaco Vincenzo Corbo che è stato il più votato con quasi il 37% delle preferenze e il giornalista Cesare Sciabarrà che ha superato la concorrenza dell’uscente Ettore Di Ventura di circa 200 preferenze attestandosi attorno al 29%. Molto distanziato Fabio Falcone che ha ottenuto quasi il 10% dei voti. Una riflessione sicuramente va fatta sull’esiguo numero di votanti. Alle urne si sono recati il 54,16% degli aventi diritto. Il restante 46% che non ha votato sarebbe bastato ad eleggere al primo turno il nuovo sindaco di Canicattì considerato che occorreva il 40% più uno dei voti validi. Mai una percentuale così bassa si è registrata in una città che da sempre per le amministrative ha fatto registrare alte affluenze e coinvolgimento. I tempi sono cambiati? Sfiducia nella politica? Oppure altro? Questi interrogativi certamente se li dovranno porre i partiti e liste civiche che si sono presentati dagli elettori a chiedere voti. Per il resto è ancora presto per conoscere quali siano le liste che hanno ottenuto più preferenze e quindi fare una analisi precisa su cosa sia accaduto dentro le urne. Prestissimo, riteniamo, per capire come mai e perchè Canicattì improvvisamente sia diventata apatica alla politica quasi avesse una crisi di rigetto.