Favara, la mamma della scomparsa Jessica Lattuca: “mia figlia non era una prostituta”
Continua il giallo della sparizione di Jessica Lattuca avvenuta lo scorso 12 agosto nella città di Favara, in provincia di Agrigento. Dopo ben 4 mesi dalla sparizione della 27enne e mamma di 4 figli non si ancora molto circa la sorte che le possa essere toccata nonostante il notevole numero di uomini, sia delle forze dell’ordine sia volontari della protezione civile e addirittura dipendenti comunali, messi in campo dalla provincia agrigentina. Sul caso si è interessata anche la trasmissione televisiva di Rete 4 “Quarto Grado” che, intervistando la madre della scomparsa, le ha chiesto una opinione in merito alle voci riguardanti alcune sue presunte violenze fisiche nei confronti della figlia: “Io qualche schiaffo l’ho dato solo quando Gessica alzava il gomito. Io lo facevo per la sua salute. Io non la picchiavo per avere i soldi, io non sono una ruffiana. La persona che lo ha detto probabilmente viene picchiata dalla madre per prostituirsi. Gessica aveva rapporti solo con il suo compagno. Chi accusa mia figlia di essere una prostituta e girare con le minigonne in realtà è lei che gira nuda. Mia figlia una scollatura non ce l’ha”. Un mistero che si è portato avanti ormai da molto, troppo tempo e che si è infittito sempre di più in seguito ad alcune scritte sui muri e a telefonate anonime che indicano Punta Bianca come luogo di sepoltura del corpo senza vita della giovane 27enne. E propro in merito a tale fatto che un’amica della povera mamma di 4 figli si è pronunciata sempre ai microfoni di Quarto Grado: “Io non so se Gessica è in un pozzo o le telefonate che ci sono state sono per depistare le indagini. Se una persona in una telefonata anonima dice che il corpo di Gessica è a Punta bianca perché non dà degli indizi più precisi? Io non so dove potrebbe essere Gessica. Una persona non può sparire così. Io spero che sia ancora viva. Sono tre mesi che la famiglia Caramanno non ha più notizie è strano”. Di Pietro Geremia