Due anni di reclusione.
Sarebbe questa la condanna inferta da parte dei giudici del tribunale di Agrigento ad un favarese di 50 anni accusato di violenze sessuale, lesioni e utilizzo indebito di carta di credito ai danni della propria moglie.
I fatti sarebbero avvenuti nel 2016 quando la donna si sarebbe recata presso le forze dell’ordine a denunciare non solo di esser stata picchiata dal marito ma di aver subito pure una sottrazione indebita di denaro dal suo conto corrente.
Durante il dibattimento, in cui la donna si è costituita parte civile, sarebbe emerso come il favarese, sul quale già gravavamo precedenti penali, fosse divenuto aggressivo in base al pensiero fisso che la moglie avesse un amante, un’idea ossessiva che lo avrebbe dunque portato a picchiarla e a violentarla prima di andare via di casa.
Di Pietro Geremia
