I Carabinieri della Stazione di Furnari hanno arrestato due conviventi, appartenenti allo stesso nucleo familiare, P.P.J. 60enne e la compagna C.C.C. 40enne, in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso.

Nel corso dei servizi di controllo del territorio, finalizzati, nello specifico, al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Stazione di Furnari avevano notato un intenso movimento di persone sospette nei pressi dell’abitazione dei due conviventi e pertanto sono stati predisposti specifici servizi di osservazione del luogo. Ieri sera, i militari dell’Arma, ritenendo che all’interno dell’abitazione della coppia potesse essere detenuta della sostanza stupefacente, hanno effettuato una perquisizione domiciliare.

L’ipotesi investigativa dei Carabinieri si è dimostrata fondata e nel corso della perquisizione, nella stanza da letto, è stato rinvenuto un barattolo in plastica con all’interno 115 grammi di sostanza stupefacente di tipo marijuana e, in altri vani, sono stati rinvenuti due involucri di cellophane contenti rispettivamente 130 grammi e 830 grammi della medesima sostanza stupefacente.

La perquisizione è stata estesa anche ad un garage di pertinenza all’abitazione e nella disponibilità della coppia, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto una serra per la coltivazione della canapa completa di lampada, 20 piantine di canapa indiana dell’altezza di circa 1,5 m., 500 grammi di marijuana consistenti in sfalci di potatura della medesima pianta, nonché materiale vario utilizzato per la coltivazione in vaso e per il confezionamento dello stupefacente. 

La sostanza stupefacente, inviata al Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina per le analisi di laboratorio, e tutto il materiale rinvenuto sono stati sequestrati ed i due conviventi sono stati arrestati, in flagranza di reato, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso.

All’esito delle formalità di rito, come disposto dal Sostituto Procuratore di turno presso la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, l’uomo e la donna sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicati con rito direttissimo.