Sono in tutto 18 le persone scoperte e denunciate per furto di acqua e luce dai carabinieri nelle zone di Gravina di Catania, Camporotondo Etneo e San Pietro Clarenza.

Le indagini hanno riguardato tre palazzine incriminate, in cui si sono verificati casi di allacci abusivi alle reti idriche ed elettriche.

Il primo accertamento ha interessato un complesso residenziale a Gravina di Catania, dove — nonostante il numero elevato di appartamenti — non risultava un corrispondente numero di contratti per la fornitura di acqua.

L’ispezione ha rivelato che molti condomini avevano realizzato dei bypass che permettevano l’allaccio diretto alla condotta idrica principale, usufruendo così dell’acqua gratuitamente e causando un danno stimato in circa 20.000 euro alla società idrica, a scapito di tutti i cittadini onesti.

A San Pietro Clarenza e Camporotondo Etneo, invece, i carabinieri hanno effettuato controlli in alcune abitazioni singole. I tecnici hanno scoperto che i contatori erano stati manomessi.

Sugli impianti elettrici erano stati collegati cavi che consentivano di prelevare la corrente a monte del contatore, evitando così la contabilizzazione dei consumi e facendo risultare le bollette estremamente basse. Questo ha causato gravi danni alla società elettrica, con perdite stimate attorno ai 10.000 euro.

Tutti gli inquilini irregolari sono stati denunciati e dovranno affrontare un processo per furto aggravato. Questo caso evidenzia l’importanza dei controlli per contrastare gli allacci abusivi e tutelare i cittadini rispettosi delle leggi, nonché garantire il corretto funzionamento delle infrastrutture pubbliche.

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