Turismo straniero, Sicilia non si schioda da quota 4 milioni

Il turismo rappresenta l’attività produttiva “non strumentale” più rilevante per l’Italia e registra un costante trend di crescita annuo.

L’ufficio studi dell’Enit-Agenzia nazionale turismo certifica nei primi dieci mesi del 2019 un aumento del 2,2% rispetto al 2018, con 84,4 mln di viaggiatori internazionali, 361 mln di pernottamenti (+4,4%) e una spesa turistica di quasi 40 mld di euro.

La Sicilia nei primi nove mesi dello scorso anno ha ospitato, sempre secondo elaborazioni Enit su dati provvisori di Bankitalia, 3 milioni e 713 mila visitatori stranieri che si sono fermati per 20 milioni e 101mila notti e hanno speso un miliardo e 596milioni di euro.

Anche continuando con questo trend e senza contare il fisiologico calo del periodo invernale, l’Isola chiuderebbe il 2019 di poco sopra la tradizionale quota di 4 mln di visitatori stranieri. Il che continua a collocarla sempre a grande distanza dalla piccola Malta che opera con 6 mln di turisti l’anno e ancor più lontano dalle minuscole Baleari che vengono affollate da 10 mln di arrivi.

Qualunque politica promozionale non può prescindere dalla soluzione di due nodi fondamentali: in Sicilia è assai difficile arrivare e ci sono pochi tour operator locali in grado di organizzare turismo incoming per compensare il disinteresse generale dei grandi operatori di viaggi nei confronti dell’Isola.

Sul nodo dei trasporti, quanto agli aeroporti, considerati i pochi e disagiati (per orari e costi) collegamenti diretti con Palermo, la maggior parte del traffico internazionale fa scalo a Catania, che scoppia di passeggeri. Emarginati Trapani e Comiso.

C’è l’alternativa delle crociere, ma ci vorranno un paio d’anni prima di completare l’adeguamento di moli e fondali alle meganavi e per attirare nuovi armatori. I dati trasmessi ad Assoporti parlano chiaro. Per l’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale, fra Palermo, Trapani e Porto Empedocle nel 2019 sono giunte 228 navi con 532.973 passeggeri, numeri sostanzialmente stabili a causa dei lavori in corso. Per la stessa ragione, ma anche per la graduale sostituzione delle navi in arrivo con quelle nuove più grandi, il piano attracchi di quest’anno ha una previsione di 217 navi con 623.700 passeggeri, quindi meno navi ma più turisti.

Un percorso a parte ha intrapreso l’Autorità di sistema portuale dello Stretto, con una nuova sinergia fra Messina, Milazzo, Tremestieri, Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Il sistema di programmazioni comuni sarà il biglietto da visita al Seatrade Cruise del 20 aprile a Miami. La sola Messina nel 2019 ha realizzato il record con 170 navi attraccate e 422.732 passeggeri (+13,5%) e una previsione per quest’anno di 181 navi (+6,5%) e 486.318 passeggeri (+15%). Da parte sua, l’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale conta nel porto di Catania 32 attracchi nel 2019 con 208.509 passeggeri e una previsione 2020 di 31 navi e 264.990 passeggeri.

Tirando le somme, nel 2019 le crociere hanno portato in Sicilia 1 milione 155mila 214 visitatori stranieri e quest’anno con lo stesso mezzo ne arriveranno 1 milione 375mila e 8 unità, con un aumento di 219.794 turisti.

Ci sono i margini per crescere ancora, come detto. Però, si tratta pur sempre di un tipo di mercato poco remunerativo per il sistema ricettivo. Bisogna sviluppare i flussi delle vacanze più prolungate. E si torna necessariamente al nodo dei trasporti aerei. Per risolverlo ci si aspetta un nuovo e decisivo sforzo sul fronte dei collegamenti, assieme alla capacità dei singoli territori di fare sistema e di lanciare proposte alternative (percorsi di arte, cultura, montagna, ambiente) che attirino più mercati e in bassa stagione.

Qualcosa dovrebbe vedersi alla Bit di FieraMilanoCity. La partecipazione della Sicilia è stata inaugurata oggi alle 12,30 nel padiglione 3 dalla conferenza stampa del governatore Nello Musumeci con gli assessori Mimmo Turano alle Attività produttive e Manlio Messina al Turismo, per presentare il calendario dei Grandi Eventi 2020. Domani, alle 10,30, illustreranno le tappe del “Giro di Sicilia”, in programma dall’1 al 5 aprile, col D.g. di Rcs Sport, Paolo Bellino, e quello del Giro d’Italia, Mauro Vegni. Quest’anno nove protagonisti del Trapanese (i Comuni di Castellammare del Golfo, Erice, Favignana, Pantelleria e San Vito Lo Capo, il Gac Isole di Sicilia, Liberty Lines e Funierice) hanno organizzato insieme la promozione del territorio, con vari eventi che si concluderanno martedì alle ore 11 con l’incontro dedicato ad Unicredit, dal titolo “Unicredit4TheBestofWesternSicily”.

Il padiglione Sicilia sarà il più grande della Bit, con 80 operatori “seller”. L’allestimento coinvolgerà i cinque i sensi, attraverso particolari installazioni che permetteranno al visitatore di “toccare con mano” la bellezza dell’Isola. Riflettori puntati sulla “Fiera Mediterranea del Cavallo”, dal 15 al 17 maggio ad Ambelia.

Fonte: lasicilia.it
(https://www.lasicilia.it/news/cronaca/324254/turismo-straniero-sicilia-non-si-schioda-da-quota-4-milioni.html)