I titolari di un Centro Polidiagnostico sito presso il Comune di Palma di Montechiaro, con apposita istanza, hanno chiesto all’Assessorato Regionale della Salute l’accreditamento istituzionale relativamente alla branca di radiologia.

L’Assessorato Regionale della Salute ha rigettato la suddetta istanza, sostenendo che non vi sarebbe stata la necessità di procedere a nuovi accreditamenti e asserendo che non sussisterebbero esigenze ulteriori rispetto a quelle già soddisfatte dalle strutture già convenzionate.

La struttura, pertanto, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha proposto ricorso innanzi al TAR Palermo avverso il rigetto della propria richiesta di accreditamento.

Gli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, con il ricorso, hanno rilevato come l’Assessorato della Salute si sia  limitato a sostenere che l’accreditamento di nuove strutture non sarebbe funzionale rispetto alla programmazione senza, tuttavia, indicare  da quali elementi sia stata desunta tale “non funzionalità.

Con il ricorso è stato, altresì, rilevato come l’Assessorato Salute avesse sostanzialmente escluso la possibilità di accreditare nuovi soggetti al fine di preservare le posizione delle strutture già accreditate e contrattualizzate.

Il TAR Palermo – Presidente dott. Salvatore Veneziano, Estensore Dott.ssa Maria Cappellano – condividendo le censure degli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha ritenuto fondata la doglianza relativa al “difetto di istruttoria”,  evidenziando come l’Assessorato della Salute non avesse  “effettuato un’apposita valutazione del fabbisogno territoriale acquisendo i dati relativi al territorio interessato” e non avesse definito “la programmazione sanitaria finalizzata alla definizione del fabbisogno per la branca di radiologia”.

Con la medesima sentenza, il TAR Palermo ha escluso che il rigetto dell’istanza di accreditamento possa essere giustificato dall’esigenza di garantire il rispetto dei “tetti di spesa” o dalla presenza di strutture già contrattualizzate. Al riguardo, il TAR ha chiarito che, entro certi limiti, è possibile accreditare strutture “in eccesso rispetto al fabbisogno programmato, in modo da assicurare un’efficace competizione tra le strutture accreditate”. Pertanto, l’Assessorato Regionale della Salute dovrà nuovamente pronunciarsi sull’istanza presentata dal Centro Polidiagnostico, alla luce di quanto statuito dal TAR Palermo